Esame Suarez, il direttore dell’Università di Perugia parla di accordo con la Juve

Tra le intercettazioni spunta quella tra Simone Olivieri e Lorenzo Rocca, il docente che ha esaminato Suarez. Il direttore dell’ateneo umbro vorrebbe sfruttare la modalità di esame a porte chiuse per portare avanti il suo piano.

suarez-esame-juventus
Luis Suarez nel giorno del suo esame – meteoweek.com

Spuntano nuovi dettagli collegati a doppio filo con l’esame di italiano svolto da Luis Suarez. L’attaccante uruguaiano aveva bisogno della certificazione del livello B1 della conoscenza della nostra lingua, in modo da poter firmare per la Juventus in qualità di cittadino comunitario. Tuttavia, alla fine il trasferimento non si è concretizzato e soprattutto è scoppiato lo scandalo attorno al suo esame. Nel frattempo gli inquirenti stanno studiando le intercettazioni in proprio possesso, alcune delle quali svelano cose clamorose.

In primis l’intercettazione tra Simone Olivieri e Lorenzo Rocca. Da una parte c’è il direttore dell’Università per stranieri di Perugia, dall’altra il responsabile che ha gestito l’esame di Suarez. Olivieri spiega al docente che sarebbe in atto un accordo con la Juventus, per consentire di svolgere altri tipi di esame con la stessa modalità. Ecco in particolare cosa dice il direttore dell’ateneo: “Ho parlato con gli avvocati della Juve, dopo Suarez facciamo un accordo, ci mandano i calciatori della Primavera“.

Ovviamente l’obiettivo comune dell’Università di Perugia e del club bianconero è quello di agevolare l’ottenimento della certificazione per altri giovani calciatori. In tutti per ottenere, attraverso un esame farsa, lo status di cittadino comunitario in modo da evitare di spendere gli slot per acquisti di giocatori extracomunitari, previsto dal regolamento della Figc. Olivieri, nella telefonata con Rocca, ha confermato quanto era trapelato in un’altra telefonata, quella con Maria Turco. Si tratta dell’avvocato mandato in avanscoperta da Luigi Chiappero, il legale della Juventus.

Tra le intercettazioni, inoltre, spunta anche quella tra Fabio Cherubini e Maurizio Oliviero. Il primo è il direttore dell’area tecnica della Juventus, il secondo è il rettore dell’Università Statale. Attraverso quest’ultimo partiranno i contatti per Cherubini con l’ateneo per stranieri. Il dirigente juventino dice: “Il nostro centravanti non lo possiamo mandare a metà ottobre. Se mi dici che si può fare chiamo la rettrice”. E tornando alla chiamata tra Olivieri e Rocca, il direttore dice: “Mi ha chiamato Paratici, il diesse della Juve, per Suarez. Tocca fare le cose per bene, sennò passiamo da mercenari“.

Luis Suarez è al centro dello scandalo – meteoweek.com

Per quei pochi che non lo sapessero, Fabio Paratici è il direttore sportivo della Juventus. Dalle sue mani è passata la trattativa per l’arrivo a Torino di Luis Suarez, motivo per cui l’esame doveva andare secondo gli accordi. A un certo punto, però, Rocca si preoccupa e non lo manda a dire: “Non potremo fare irregolarità su irregolarità“, dice. Salvo poi provare a cercare una scorciatoia per evitare problemi: “Possiamo sfruttare ’sta cosa del Covid che il pubblico non può entrare“. Un modo per far capire che l’esame a porte chiuse poteva durare poco e andare bene senza testimoni in giro.

Leggi anche -> Covid 19: ecco cosa ci aspetta fino a gennaio. La posizione del governo

Leggi anche -> Scoppia la polemica su un libro per le scuole elementari: “Sei sporca o nera?”

Proprio questo andamento del test svolto da Luis Suarez ha fatto storcere il naso agli uomini della Guardia di Finanza. Da qui si è passati al sequestro del documento spedito dalla professoressa Stefania Spina al professor Rocca. Di fatto, l’esame svolto dal giocatore uruguaiano è stato una formalità. E come ha detto lo stesso docente, “tanto con le norme post Covid basta l’orale“. Ma ora, dopo le telefonate si è passati all’analisi delle chat Whatsapp dei cellulari che sono stati sequestrati. Il materiale a disposizione degli inquirenti potrebbe aprire nuovi scenari.

Impostazioni privacy