Coronavirus: la Lombardia sale a 27 casi, due nuovi contagi a Pavia

Il Coronavirus ha contagiato due pavesi: un medico di famiglia che esercita a Pieve Porto Morone e a Chignolo Po, e la moglie pediatra. Sono ricoverati nel reparto di malattie infettive del San Matteo. A Pavia anche il 38enne, primo contagiato in Italia.

La Lombardia registra due nuovi casi di contagio da coronavirus. Sale così a 27 il numero delle persone colpite dal Covid-19. I due nuovi casi riguardano un medico di famiglia che esercita a Pieve Porto Morone e a Chignolo Po, e la moglie, pediatra. Sono ricoverati nel reparto di malattie infettive del San Matteo in quanto positivi ai test fatti prima a casa, a Pieve Porto Morone, e poi ripetuti al San Matteo.

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Ai 27 pazienti lombardi risultati positivi ai test, vanno aggiunti i tre residenti in Veneto, uno dei quali è morto, e una donna è morta anche in Lombardia. Oltre a questi ci sono centinaia di persone che hanno avuto contatti diretti con i contagiati e che sono in attesa di conoscere i risultati dei test. Quello che è ormai acclarato come primo caso in Italia riguarda un 38enne di Codogno che martedì 18 si è presentato all’ospedale con sintomi influenzali ma che, al termine della visita, è stato rimandato a casa. Nella notte tra venerdì e sabato il 38enne è stato trasferito al San Matteo di Pavia. Si trova nel reparto di rianimazione e le sue condizioni restano molto gravi.

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Il prestigioso ospedale di Pavia lancia un appello: “Non venite, vi mandiamo a casa il medico per la visita”. Nei giorni precedenti il 38enne ha incontrato decine di persone: è andato al lavoro, nel reparto amministrazione dell’Unilever di Casalpusterlengo, ha partecipato a due corse – una mezza maratona a Santa Margherita Ligure il 2 febbraio e una il 9 con la sua squadra a Sant’Angelo Lodigiano – ha giocato a calcetto, è stato ad almeno tre cene e incontri di lavoro. Segnali inquietanti. Al momento l’ipotesi più accreditata di come abbia preso il virus il ‘paziente’ 1, è che possa esser stato contagiato durante una cena con un amico, un italiano che lavora per la Mae di Fiorenzuola d’Arda (Piacenza), che è rientrato dalla Cina il 21 gennaio. L’unica cosa certa è che dal 38enne il virus si è diffuso in almeno altre 15 persone: la moglie, incinta, un suo amico con cui corre abitualmente, cinque tra medici e sanitari e 3 pazienti dell’ospedale di Codogno, tre anziani tra i 70 e gli 80 anni clienti di un bar gestito dal padre dell’amico corridore e il medico di base che aveva visitato il 38enne. Altro caso positivo in Lombardia è un paziente ricoverato da alcuni giorni all’ospedale di Cremona.

 

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