Coronavirus. Finita la ‘prigionia’ per i non residenti a Wuhan: possono ripartire

Possono finalmente partire da Wuhan i non residenti che non abbiano presentato sintomi di coronavirus. Si attenua l’emergenza anche se l’incubazione potrebbe essere maggiore di 14 giorni.

A guardare il bicchiere mezzo pieno, quella che arriva da Wuhan è una buona notizia. Ma c’è un altro risvolto: se è vero, come detto ieri, che l’incubazione potrebbe essere più lunga di 14 giorni, siamo sicuri che quelli che lasceranno la città dove è nata l’epidemia, stiano tutti davvero bene? Wuhan, epicentro del coronavirus, permette da oggi ai non residenti della città di partire, ovviamente se non hanno mostrato sintomi e non hanno mai avuto contatti con infetti: le nuove disposizioni delle autorità locali, di fatto allentano il blocco totale contro la diffusione dell’epidemia. Inoltre le persone non in quarantena che necessitano di trattamenti per malattie speciali possono anche loro partire, in gruppi. Wuhan, capoluogo dell’Hubei, aveva sospeso i servizi di bus, metro, traghetti, aerei e treni.

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Il nuovo coronavirus, intanto, continua a fare vittime in Cina, dove non si fermano i contagi. La Commissione nazionale per la salute ha confermato che  solo ieri sono morte altre 150 persone (149 nella provincia di Hubei e una in quella di Hainan) e si sono registrati 409 nuovi casi. Nella sola Hubei, focolaio dell’epidemia, sono stati 398 i nuovi contagi. In tutto in Cina  sono 77.152 i casi di infezione (64.287 nella regione di Hubei) e l’ultimo bilancio ufficiale parla di 2.592 morti. Nello specifico, a Wuhan, i dati diffusi nelle ultime oreparlano di 348 nuovi casi confermati e 131 vittime. In totale nella città sono 46.607 i contagi confermati e 1.987 i morti, 16.738 le guarigioni.

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