Aggressione nel Cara di Borgo Mezzanone in Puglia, episodio legato al caporalato

Ci sono episodi legati al fenomeno del caporalato dietro l’accoltellamento ad
una spalla di un giovane ghanese avvenuto il 23 novembre scorso tra le baracche del ghetto di Borgo Mezzanone, nel Foggiano.

Ne sono convinti i Carabinieri, che hanno arrestato un connazionale della vittima, un 33enne irregolare in Italia, ora accusato di tentato omicidio. E’ stato rintracciato nelle campagne di Borgo Incoronata, a pochi chilometri da Foggia, individuato grazie alle dichiarazioni della vittima che, subito dopo essere uscita dal coma, ha fornito ai militari indicazioni precise sul proprio aggressore.

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Secondo le indagini, i due ghanesi, entrambi braccianti agricoli, si conoscevano bene: la vittima aveva ‘reclutato’ in passato il suo aggressore, per manodopera agricola e, alcuni giorni dopo essere stata dimessa dall’ospedale, è stata nuovamente avvicinata e minacciata dal suo aggressore.

Il fenomeno del caporalato

Per la ministra Bellanova il Piano di contrasto al caporalato “segna un fondamentale punto di svolta e consente la piena attuazione della legge 199/2016: repressione e prevenzione”.

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“Per la prima volta lo Stato si dà un metodo preciso per la prevenzione e il contrasto del fenomeno”. Il Piano, sul quale abbiamo lavorato con le Ministre Catalfo e Lamorgese, segna un fondamentale punto di svolta e consente la piena attuazione della legge 199/2016: repressione e prevenzione”. Così la Ministra Teresa Bellanova, al Tavolo presso il Ministero del Lavoro per approvare il Piano triennale di prevenzione e contrasto al caporalato.

“Se finora la Legge ha funzionato in modo importante sul piano della repressione”, prosegue Bellanova, “adesso la priorità è intervenire dando protezione alle persone, ai lavoratori italiani e stranieri a cui vengono negati diritti elementari, come le numerose e importanti operazioni della magistratura e delle forze dell’ordine ci dicono. Non dobbiamo più consentire che chi lavora nei campi divenga poi invisibile nel resto del tempo o sia confinato in ghetti squallidi e vergognosi dove si continua ad essere alla mercé dei caporali.

 

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