Sono trascorsi quindici anni dalla morte di Alberto Castagna. Lo ha ricordato Francesca Rettondini, compagna e collega del conduttore.
Alberto Castagna e quel nefasto 2005
Sono trascorsi 15 lunghi anni dalla morte di Alberto Castagna. Il conduttore, approdato nel mondo della televisione come giornalista del TG2, legò il suo nome al suo fortunato programma Stranamore andato in onda dal 1994 al 2009 ma condotto da Castagna fino al 2005. La sua carriera subì una brusca frenata nel 1998 quando venne operato al cuore. Rimase ricoverato fino al 1999 citando in giudizio i medici che lo avevano operato. I problemi di salute continuarono anche dopo sul intervento e da lì in poi le sue condizioni di salute peggiorarono giorno dopo giorno. Il conduttore morì l’1 marzo del 2005. Una notizia che venne annunciata in eurovisione e che venne data in diretta da Paolo Bonolis al Festival di Sanremo del 2005. Castagna aveva sposato Maria Concetta (Pucci) Romano, dermatologa, da cui aveva avuto una figlia due anni prima, ma ebbe una lunga relazione con la collega Francesca Rettondini. Proprio la conduttrice è tornata, dopo anni, a parlare del suo collega e compagno.
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Il ricordo commosso di Francesca Rettondini
Ieri sera è stata Barbara d’Urso durante il suo programma Live Non è la d’Urso ha ricordare l’amico e collega in un lungo filmato che ha ripercorso la carriera di Castagna. Ospite in studio anche Francesca Rettondini che ha raccontato l’amore con Castagna e commossa ne ha percorso le tappe più dolci. Francesca Rettondini aveva deciso di raccontare, nei mesi scorsi, la sua relazione sottolineandone i processi e le tante interferenze intercorse nel loro rapporto. La Rettondini ne aveva raccontato i dettagli a Storie Italiane così: Io sono qui dopo tanto tempo che non ne parlo, alcune immagini mi danno fastidio, quelle che ritraggono un periodo che non è stato bello. Consumata la rabbia, la tristezza, l’amarezza, quando ti manca una persona poi ti piace ricordarla con il sorriso sulle labbra. Sono anni che non vado a racontare di Alberto e tu sai il perché, l’ho spiegato. Perché c’è stata una strumentalizzazione del personaggio Castagna e della nostra storia. All’epoca della nostra relazione ero una ragazza molto giovane. Sarebbe stato più facile mollare, ma per amore si trova la forza e si va avanti. È stato un fardello, che mi ha fatto soffrire molto. Non potermi poi vivere una vicenda così drammatica in serenità ha fatto male. Sono percorsi della vita che portano a crescere. Il distacco e la morte sono cose terribili, non è mai un buon momento per distaccarsi dalle persone che amiamo.
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