Rifiutano part-time con taglio stipendio, giornaliste trasferite in un capannone fuori città

Le giornaliste della rivista Viversaniebelli rifiutano il part-time con il taglio dello stipendio. Vengono trasferite in un capannone fuori Milano privo di collegamenti e difficile da raggiungere con i mezzi pubblici

foto di repertorio – meteoweek.com

“Hanno rifiutato la richiesta di un part-time con una riduzione forte dello stipendio già al minimo contrattuale e per tutta risposta l’editore ha ceduto l’intera testata di ViversanieBelli. La conseguenza? Che nove giornaliste hanno avuto la disposizione di trasferirsi dal centro di Milano in un capannone su una strada provinciale priva di mezzi pubblici a San Giorgio su Legnano in provincia del capoluogo lombardo”. La denuncia arriva direttamente dal cdr del settimanale del gruppo Universo e l’Associazione lombarda dei giornalisti (Alg).

Nella dura nota si parla apertamente di “deportazione” e chiedono l’intervento del ministro del Lavoro Nunzia Catalfo e del mondo politico comunale, regionale e nazionale. Questa mattina le redattrici hanno scioperato e hanno manifestato davanti alla casa editrice in corso di Porta Nuova: erano presenti, fra gli altri, il presidente dell’Alg, Paolo Perucchini e il vicesegretario della Fnsi, Anna Del Freo, e l’assessore al lavoro della Città Metropolitana Elena Boschini. Quest’ultima ha chiesto “all’azienda di ascoltare il sindacato e un incontro per trovare una soluzione e mantenere ViversanieBelli nella sede attuale”.

Il sindacato: “Si è trattato di un vero e proprio ricatto”

Sindacato e giornaliste hanno denunciato quello che sarebbe a tutti gli effetti “un ricatto a cui è stata sottoposta la redazione. Dopo una lunga trattativa in cui si è chiesto di accedere alla cassa integrazione concessa dal Governo per il Covid, con l’obbiettivo di mantenere i posti di lavoro, l’editore ha scelto la strada di quello che sembra un licenziamento mascherato”.

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“E’ una modalità inaccettabile” hanno affermato Perucchini e Del Freo annunciando anche una denuncia per comportamento antisindacale. “E’ una vergogna – ha dichiarato Lorenza Resuli, del Cdr all’Ansa – oltre per le violazioni della legge, ci è stato comunicato venerdì la nuova sede da raggiungere oggi, anche per la discriminazione di nove donne”. “La Casa editrice Universo non è più proprietaria di Didieffe che è ancora l’editrice di ViversanieBelli – ha spiegato Claudio Vergani, procuratore della Universo -. L’atto di cessione è avvenuto venerdì scorso e il nuovo socio della Didieffe ha trasferito la redazione. Quindi il sindacato deve rivolgersi al nuovo socio”.

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