Decreto Ristori, contributi a fondo perduto fino a 150mila euro

È stato approvato oggi il Decreto Ristori, in favore di chi opera nel campo della ristorazione. Verranno agevolati maggiormente coloro i quali chiuderanno i battenti. Agevolazioni anche per chi “accetta” la riduzione dell’orario.

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I locali pubblici dovranno chiudere entro le ore 18 – meteoweek.com

È stato approvato in data odierna il Decreto Ristori. Si tratta del provvedimento che viene incontro alle esigenze dei ristoratori e dei gestori di tutti gli altri locali pubblici, costretti a rivedere l’orario di apertura dopo l’ultimo Dpcm firmato, svelato e spiegato dallo stesso presidente del Consiglio. Proprio in una conferenza stampa che si è tenuta oggi pomeriggio, il presidente del Consiglio insieme ai ministri dell’economia Gualtieri e dello sviluppo economico Patuanelli ha svelato i termini di questo Decreto Ristori.

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via a questo provvedimento, che serve per compensare proprio le misure restrittive previste nel nuovo Dpcm, pubblicato lunedì mattina in Gazzetta Ufficiale. Nel corso dell’incontro con i rappresentanti di piscine e palestre, Conte aveva espresso molta empatia: “Capisco la sofferenza di tutte le categorie – ha detto – . Ho firmato il Dpcm solo quando sono stato sicuro che ci sarebbero state le risorse per il vostro mondo e per le altre categorie coinvolte“. E così è stato, visto che le categorie colpite da chiusure e riduzioni di orario sono state agevolate.

Nella bozza di cui si compone il Decreto Ristori sono presenti 32 articoli. Tra le misure presenti in questo nuovo testo, si parla anche di un finanziamento da 30 milioni di euro. Questi andranno ai medici di base e ai pediatri, per consentire di eseguire il maggior numero possibile di tamponi antigenici rapidi. Inoltre sono previste altre misure che rendono il Decreto Ristori un vero toccasana per l’economia nazionale, in questo periodo difficile. Spicca anche il servizio nazionale per il contact tracing e lo stop ai pignoramenti immobiliari fino alla fine del 2020.

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Uno degli aspetti più caldi di questo nuovo decreto riguarda senza dubbio i contributi a fondo perduto. Questi sono stati messi a disposizione, con una cifra che si aggira intorno ai 5 miliardi di euro, di tutte quelle attività penalizzate dall’ultimo Dpcm. In tal senso, come ha rivelato anche il ministro dell’economia Roberto Gualtieri, ci saranno dei provvedimenti collegati a doppio filo con il Decreto Rilancio approvato nel mese di aprile. Chi ha già richiesto i contributi in quel caso, li otterrà in automatico con un coefficiente che cambierà in base all’attività in questione.

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In ogni caso, sono davvero tanti i settori che verranno aiutati dal Decreto Ristori. Non soltanto le attività di ristorazione, costrette a ridurre l’orario di apertura entro le ore 18, e le palestre e le piscine che dovranno restare chiuse fino al 24 novembre compreso. Ci sarà spazio per gli aiuti anche nei confronti dei teatri e dei cinema, dei tassisti e dei titolari di attività di noleggio auto con conducente. Verrà aiutato anche il settore del turismo e tutti gli altri settori di lavoro stagionale. E ci sarà un ulteriore versamento di denaro per consentire ai titolari di attività di elargire la cassa integrazione ai propri dipendenti.

Ma tutto nel dettaglio è stato spiegato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, coadiuvato dai ministri dell’economia Gualtieri e dello sviluppo economico Patuanelli.

Decreto Ristori, la conferenza del presidente Conte

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