Elezioni Usa, tutto potrebbe cambiare: decisivo il voto postale

Tutto potrebbe cambiare, in America, dove in queste ore è in gioco il futuro dei prossimi anni. Trump e Biden sono ad un passo dalla Casa Bianca, ma per conoscere i risultati di questa tornata elettorale c’è da attendere ancora un po’. Tutto dipende infatti dal voto postale. Ecco perché. 

Non aveva dubbi e ha cercato di bloccarlo. Donald Trump ha provato a fermare il “voto postale”, quello attorno al quale si gioca in queste ore il futuro dell’America. Secondo il Repubblicano, il voto favorirebbe i democratici. La presa di posizione del suo partito è stata così netta da portare, lo scorso aprile, a Wisconsin, ad una mobilitazione dei democratici. Eppure, non esiste nessun’evidenza empirica a suffragio dell’ipotesi del presidente. Giusto o no, democratico o no, repubblicano o no, i risultati di quei voti hanno in mano il futuro dell’America.

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Sta di fatto, infatti, che le elezioni americane si giocano proprio sull’ “early vote” che ora diventa decisivo per capire chi, tra Trump e Biden, siederà alla Casa Bianca. Facendo un passo indietro, sappiamo che in 34 dei 50 Stati americani è possibile votare via posta da anni, per permettere di votare a chi non può recarsi al seggio della città di residenza. Addirittura in cinque Stati dell’Ovest – Washington, Oregon, Colorado, Utah e Hawaii – il voto via posta è il metodo principale. Tuttavia, molti di coloro che usano il voto postale è democratico. Finora, ricapitola il Corriere, il 45,5% di chi ha votato in anticipo era democratico; il 30,4% repubblicano; il 23,5% senza affiliazione. Pennsylvania, Michigan e Wisconsin, iniziano a verificare le schede postali solo nel giorno del voto. Alcuni Stati, inoltre, accettano le schede che arrivano per posta dopo il giorno del voto, purché spedite entro il 3 novembre. Battaglie giuridiche sono previste in Pennsylvania, Michigan, Wisconsin nel caso di vittoria di Biden.

 

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