Il Coronavirus non ferma lo shopping, assembramenti e piazze piene in tutta Italia

Roma, Torino, Napoli, Milano: assembramenti nell’ultimo weekend per via dello shopping natalizio. Chiusa l’area antistante Fontana di Trevi.

Natale in arrivo, strade strapiene, file nei negozi: ma il Covid esiste e nessuno sembra ricordarsene. Le immagini che circolano da ieri mostrano un weekend sfrenato, fatto di spese e di libertà. Quelle libertà che alcune regioni hanno riacquistato da pochissime ore. La Lombardia, ad esempio, è ritornata zona gialla proprio sabato. Strada intrapresa anche da molte altre regioni. Così, dopo le limitazioni degli ultimi giorni e dopo l’allentamento della curva del contagio, sono state concesse piccole libertà. E così, molte zone hanno cambiato colore, passando da rosso a giallo. Piccole libertà che però sono state scambiate per un liberi tutti. E così, ora, impazza il panico di chi, guardando le immagini, ha di nuovo paura.

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Situazione drastica nelle grandi città, dove le folle si sono riversate nelle vie del centro.  L’epidemia di Coronavirus, che ieri ha fatto altri 144 morti nella sola Lombardia, ieri sembrava non esistere. In Piazza Duomo, le folle hanno invaso ogni angolo della città, facendo saltare il distanziamento fisico che è così saltato e andato all’aria.

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Assembramenti per lo shopping anche a Roma, ove alle 7.00 i sera non c’è stata altra scelta che chiudere Fontana di Trevi. A dare l’allarme sono stati i vigili, che hanno constatato l’impossibilità di mantenere le misure di sicurezza e hanno quindi isolato la zona affollata all’inverosimile. Situazioni simili hanno visto Torino, Bologna, Napoli. I controlli di Polizia sono stati rivolti in particolar modo alle vie dello shopping tra cui l’area del Tridente, via del Corso, piazza di Spagna e la zona di via Cola di Rienzo, via Ottaviano e via Candia. L’Italia tutta in giallo, con qualche residua zona arancione, ha aperto su tutto il territorio la corsa agli assembramenti. Complici, oltre alla voglia di libertà e di normalità, il bel tempo di ieri e il Natale alle porte. Natale che potrebbe essere però tutto rosso. Per evitare che l’incubo terza ondata diventi ormai concreto.

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