Crisi di governo, Italia Viva alza la posta: ma qual è la strategia di Matteo Renzi?

Al tavolo con Roberto Fico per la risoluzione della crisi di Governo si è seduta anche Italia Viva. Matteo Renzi insiste ancora sul Mes e aumenta le richieste. 

Prosegue la trattativa per il nuovo governo. Oggi, al tavolo delle consultazioni con Roberto Fico, si cercherà di capire cosa fare dal momento che, nella giornata di ieri, si è concluso ben poco. Il Conte-ter sembra sfumare. Da una parte, il Movimento 5 stelle punta sui cavalli di battaglia, come il Reddito di Cittadinanza, salario minimo, equo compenso, riforma elettorale che reintroduca le preferenze. Dall’altra parte, Italia Viva alza la posta in gioco. Matteo Renzi spinge per arrivare al nuovo esecutivo entro la settimana, proponendo la bicamerale per le riforme, guidata dall’opposizione, e non cede sul Mes.

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Secondo le indiscrezioni, Matteo Renzi starebbe pensando di rilanciare su Maria Elena Boschi. Lei, al posto di Roberto Gualtieri come Ministro dell’Economia. Ed è proprio per questo che, probabilmente, il leader di Italia Viva non avrebbe nessuna intenzione di giungere ad un nuovo accordo. Certo, se il Conte-ter venisse riconfermato, il senatore rientrerebbe nella maggioranza e avrebbe un peso diverso, togliendo spazio invece ai pentastellati. Ed è ancora per questo che nuovamente il leader di Iv sembra dettare le condizioni e aumentare di giorno in giorno le richieste. Di mira, ci sono Domenico Arcuri, Alfonso Bonafede, Lucia Azzolina, Rocco Casalino e Roberto Speranza. Nomi, secondo voci di palazzo non confermate direttamente, che Renzi non vuole vedere più. Mentre vorrebbe, in realtà, rivedere la Boschi.

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Quale strategia?

Se non si arrivasse ad un accordo per il Conte-ter, l’alternativa sarebbe un governo istituzionale, con un nuovo Premier. Spuntano in questo caso i nomi di Mario Draghi o Marta Cartabia premier. Potrebbe essere questo il vero obiettivo di Renzi? Di fatto, i temi scottanti su cui Renzi potrebbe averla vinta sono due: giustizia e lavoro. E nessuno sembra battersi per difendere l’operato di Nunzia Catalfo, che potrebbe essere spazzata via. Centrale, tra l’altro, il suo dicastero specie considerando la trattativa in corso e la centralità in alcune voci di spesa del Recovery Plan. Quanto alla Boschi, il suo nome potrebbe essere bloccati dai pentastellati, suoi avversari storici. Una sua nomina avrebbe un impatto non di poco poco e , per questo,  si starebbe pensando di affidarle il ruolo di sottosegretario a Palazzo Chigi, con una delega di peso, ad esempio ai Servizi segreti.

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