Rt troppo alto, non si può allentare. Le parole di Speranza tagliano le gambe alla possibilità di ripresa

Le parole di Roberto Speranza sembrano tagliare le gambe ad ogni possibilità di ripresa e ad ogni speranza di allentamento delle misure.

Sacrifici per salvare il Natale. Il Natale non lo abbiamo salvato, così come non abbiamo salvato le scuole e neanche le attività commerciali. Le parole di Roberto Speranza nelle sue comunicazioni sul prossimo Dpcm sembrano tagliare le gambe ad ogni possibilità effettiva di ripresa. “Non ci sono oggi le condizioni per allentare le misure”, ha detto il Ministro della Salute intervenendo al Senato sul nuovo Dpcm, in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. Il nuovo Dpcm, il primo a firma di Mario Draghi, conterrà provvedimenti per contrastare la diffusione del Coronavirus e delle varianti. Non si è parlato di riaperture e la priorità resta la salute.

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Non sarà quindi seguita la linea richiesta da Matteo Salvini che ha trovato d’accordo anche Stefano Bonaccini. I due si erano espressi a favore di una riapertura dei ristoranti anche a cena nelle aree gialle, in quei territori in cui non si hanno troppi rischi di contagio. L’obiettivo era dare ossigeno a qualche attività e proprio Bonaccini si era augurato che con il Governo Draghi potesse cambiare qualcosa , sperando in una riapertura di cinema e teatri pur con capienze ridotte. Lo stesso pensava il leader della Lega. “Penso ci sia voglia di cambiamento anche da questo punto di vista. Attenzione, cautela se le terapie intensive sono occupate, non si scherza con la salute delle persone, ma alcune norme di buon senso, come i ristoranti: se non c’è rischio a pranzo non c’è neanche a cena e poi per le realtà iper controllate” , aveva detto dopo l’incontro con Draghi sul tema delle riaperture.

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Speranze e aspettative che per adesso rimarranno inattese. Speranza ha anche chiarito che “differenziare le misure sul piano regionale, legando le scelte a parametri scientifici, ci consente di agire in modo proporzionale alla effettiva situazione di contagio di ciascun territorio e ci ha permesso finora di non ricorrere ad altri lockdown generalizzati oltre a quello del marzo scorso”. Inoltre, con la circolazione delle varianti di Sars-Cov-2 anche in Italia, le misure restrittive sono indispensabili. Quindi, altri sacrifici per evitare un peggioramento del quadro epidemiologico.

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