Covid, il virus continua ad essere contagiosissimo. Pregliasco Casi reali quasi il triplo di quelli noti - meteoweek
Covid, il virus continua ad essere “contagiosissimo”. Pregliasco: “Casi reali quasi il triplo di quelli noti”. Andamenti oscillanti, “ma dobbiamo imparare a convivere con l’infezione”.
Con l’arrivo della bella stagione, e la campagna vaccinale che continua a fare il suo corso, dati alla mano il governo ha deciso di optare per un allentamento delle misure restrittive contro il Covid-19. Ciò non toglie, ovviamente, che il virus sia ancora ampiamente il circolazione. E anzi, secondo quanto spiegato dall’esperto Fabrizio Pregliasco, docente all’università Statale di Milano e direttore sanitario dell‘IRCCS Galeazzi, “i casi reali di contagio” sarebbero attualmente “due o tre volte superiori rispetto a quelli noti“. Anche per questo l’esperto ha nuovamente insistito sull’uso della mascherina: nonostante dal governo sia stato fatto decadere l’obbligo, continuare ad indossarla nei luoghi a rischio sarebbe la scelta più sensata e responsabile da fare.
Stop all’obbligo di mascherina anche al chiuso (sebbene vi siano ancora alcune eccezioni), ma è importante non abbassare la guardia. Il suggerimento arriva da Fabrizio Pregliasco, docente all’università Statale di Milano. “Capisco che non si poteva fare diversamente, dobbiamo andare verso la convivenza, anche se io continuo a portare la mascherina e consiglio a tutti di fare lo stesso nei luoghi più critici. Ad esempio in un ufficio con quattro persone nella stanza la terrei”, ha infatti sottolineato l’esperto.
Nell’ultimo intervento per Adnkronos Salute, poi, Presgliasco ha ulteriormente evidenziato come il virus sia ancora estremamente contagioso, e vi siano dei margini piuttosto ampi tra i casi noti e quelli reali. “Gli andamenti sono oscillanti“, ha infatti spiegato l’esperto, e “sono prevedibili con un virus contagiosissimo come questa variante Omicron, che ha un indice di trasmissibilità R0 di 15, contro il 7 di Delta e il 2,5 del Sars-CoV-2 originale”. Diventa perciò difficile controllare realmente questo tipo di malattia, soprattutto quando non si ha “un’idea precisa dei numeri veri”. Questo poiché, sia nel nostro Paese che in generale nel mondo, “i casi reali potrebbero essere il doppio, se non quasi il triplo di quelli noti”.
Ciò che infatti spesso non viene considerato, è il caso dei contagiati asintomatici (o paucisintomatici)- “tantissimi”, secondo Pregliasco. Questa categoria di persone, infatti, non finisce nei contagi ufficiali. Si tratta di persone, sia vaccinate che non, che si infettano senza sviluppare forme gravi della malattia: alla luce di ciò, spiega l’esperto, “si può stimare che un 40-50% delle persone abbia avuto Sars-CoV-2”.
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