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Le nuvole ci dicono che tempo farà: nomenclatura e classificazione

Con questo articolo, proveremo a spiegarvi come, attraverso la semplice osservazione delle nuvole si possa provare a capire l’evoluzione del tempo.

State prenotando un viaggio last-minute ma fuori ci sono le nuvole. Quante volte vi è capitato di domandarvi ma, come sarà il tempo? In molti infatti hanno paura delle condizioni meteorologiche non solo perché possono guastare il soggiorno nella metà prescelta, ma soprattutto per il viaggio in se stesso che sia in aereo, in nave, in treno, o in auto. Il tempo può giocare brutti scherzi quando si vola o si naviga. Ci possono essere perturbazioni, vuoti d’aria o il mare mosso a renderlo tutt’altro che piacevole. Ma se non abbiamo a disposizione un bollettino o uno smartphone, come possiamo fare per controllarne le previsioni? Con questo articolo, proveremo a spiegarvi come, attraverso la semplice osservazione delle nuvole si possa provare a capire l’evoluzione del tempo.

Classificazione e Nomenclatura

Classificazione delle nuvole

Innanzitutto, esistono vari tipi di nuvole. Da bambini, magari, vi divertivate ad osservarne le forme perché somigliavano ad oggetti e animali. Beh, sappiate che proprio quelle forme differenziano le nuvole tra cirri, cumuli, nembi e strati. Queste non si trovano tutte alla stessa distanza dalla terra. Partiamo da quelled’alta quota, che orbitano dunque oltre i 6000 metri d’altezza rispetto al livello del mare. Nubi, queste, composte solitamente da cristalli e ghiaccio e comprendono cirri, cirrostrati e cirrocumuli.

Nuvole d’alta quota

Cirri

Cirri

Sono appunto nuvole di alta quota composte da ghiaccio. Hanno la forma sottile, vaporosa, filamentosa soprattutto a causa dei venti forti che caratterizzano quello strato di atmosfera. Ecco, il cirro può indicare l’arrivo del bel tempo. Quando, invece, si accumulano e arrivano a coprire buona parte del cielo, questo può significare l’arrivo di un caldo abbastanza forte. Quando in cielo vediamo nuvole di questo tipo, possiamo tranquillamente pensare che vedremo un cambiamento climatico nell’arco delle prossime 24 ore.

Cirrocumuli

Cirrocumulo

Sono piccole nuvole increspate e con una consistenza in genere granulosa. Arrivano in banchi addensati simili a tanti batuffoli di ovatta. Il famoso “cielo a pecorelle”. Come i Cirri, sono formate di ghiaccio o, se la temperatura è particolarmente alta, di acqua. Indicano la presenza di correnti fredde ed instabili in quota ed il probabile prossimo arrivo di un fronte caldo legato a rovesci. Quindi, in questo caso, un cambiamento climatico al “brutto”  tempo. Anzi, nelle regioni tropicali, sono addirittura indici di uragani imminenti.

Cirrostrati

Cirrostrato

Sono nuvole molto simili ad un tessuto, un velo che si può estendere per tutto il cielo. Spesso è difficilissimo distinguerli dalle altre nubi o dall’alone creato della nebbia. Si possono presentare dopo i Cirri e, come cirrocumuli, sono generalmente indicatori dell’arrivo di aria calda dunque di tempo perturbato. Le conseguenze più evidenti sono: rotazione del vento verso i quadranti da Sud, Sud-Est,  abbassamento della pressione, aumento di umidità e temperatura e quindi, anche qui possibilità molto concreta dell’arrivo della pioggia.

Nuvole di media quota

Sono quelle che si trovano tra i 2000 e i 6000 metri e si compongono generalmente di goccioline d’acqua. Sono come dei veli che coprono il cielo di colore bluastro e grigio. Hanno una densità particolare, tant’è che talvolta riescono anche ad oscurare il sole.

Altocumuli

Altocumulo

Sono nuvole con un aspetto gonfio e per lo più irregolare. Li si può riconoscere proprio per questa loro particolare forma molto voluminosa. La consistenza è simile a quella dei Cirrocumuli anche se i singoli elementi, detti fiocchi, sono più corposi. Se li vediamo in cielo durante una mattinata afosa, beh, dobbiamo prepararci ad una possibile precipitazione nel pomeriggio. La loro colorazione varia dal bianco al grigio ma, possono regalarci degli effetti cromatici fantastici con la luce dell’alba o del tramonto. Anche queste nubi sono dunque premonitrici di un imminente variazione climatica. Al loro interno si crea un circolazione di aria instabile che può raggiungere i -25 gradi. Situazione  che può favorire la formazione di ghiaccio sulle le ali degli aerei costituendone un possibile pericolo per il volo.

Nuvole di bassa quota

Sono quelle che si formano e stazionano al di sotto dei 2000 metri e pertanto più facilmente visibili. Sono generalmente composte quasi esclusivamente da goccioline d’acqua e comprendono cumuli, cumulonembi, stratocumuli e nembostrati.

Cumuli

Ecco, questi sono i nostri preferiti perché richiamano il bel tempo. Sono nuvole piatte e la parte superiore presenta bordi arrotondati e gonfi. C’è sempre bel tempo quando le vediamo, solo in alcuni casi possono generare piogge leggere e poco durature.

Cumulonembi

Sono quelle nuvole che vediamo durante i temporali, sicuramente meno simpatiche ‘rispetto’ ai cumuli che invece vediamo quando il cielo è sereno. Hanno la forma particolare di un’incudine e possono permetterci di prevedere fenomeni atmosferici molto ‘estremi’: piogge abbondanti, grandine, tornado e uragani. Nuvole a imbuto – Hanno la forma di un imbuto capovolto, con la base molto larga e la sommità stretta. Producono, nel peggiore dei casi, una leggera pioggerellina o una neve poco abbondante. Nulla di più.

Stratocumuli

Nuvole basse, gonfie e grigie. Talvolta possono anche trasformarsi in nembostrati e portare pioggia. Però, se rimangono nella loro natura originaria, in genere non si prevedono rovesci.

Nembostrati

Nembostrato

Nuvole molto scure e grigie, cariche di pioggia. La loro densità riesce ad oscurare il sole e ne possono scaturire abbondanti piogge e nevicate.

Altri tipi di nuvole

Ci sono anche nuvole non assegnate a categorie specifiche e compaiono nel cielo soltanto in particolari casi:

  • Mammatus – Nuvole a forma d’aria che affonda, in genere indicano la fine di un temporale.
  • Nebbia – Un fenomeno particolare al quale possiamo assistere nella maggior parte dei casi nelle regioni settentrionali. E’ formata da miliardi di goccioline d’acqua microscopiche. La nebbia è indice di umidità e bassa pressione.
  • Nuvole verdi – Spesso rimandano a condizioni climatiche pessime. Perché sono verdi? Il colore dipende dalla luce riflessa della vegetazione, come un campo di granturco o una foresta piuttosto fitta. Attenzione a questo tipo di nuvola perché è portatrice di uragani e tornado.
  • Nubi madreperlacee – Sembrano dei cirri pallidi di giorno, mentre dopo il tramonto sono caratterizzate da colori brillanti. Non è ancora noto ai più di cosa siano composte queste nubi. Regalano comunque scenari molto suggestivi grazie ai colori che assumono nei diversi momenti della giornata.
  • Nubi nottilucenti – Somigliano anch’esse ai cirri, ma solitamente presentano colori che vanno dal bluastro all’argentato. Addirittura, possono anche essere arancioni o rosse e nel cielo notturno offrono un paesaggio veramente suggestivo e particolare.

ATTENZIONE: si ricorda dunque che le nuvole sono nella maggior parte dei casi indici di temporali o fenomeni atmosferici estremi in arrivo. Pertanto, si consiglia di rimanere o, tornare in casa. Restare ad osservarle oppure a filmarle può essere affascinante ma anche pericoloso soprattutto quando in fenomeni temporaleschi compaiono anche i fulmini.

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