Il coronavirus ha ucciso questa notte una operatrice sanitaria di 36 anni di Modena. La giovane Anna Caracciolo lavorava alla residenza anziani di Villa Margherita, dove ad oggi si contano 35 anziani contagiati e 10 operatori.
Un’altra giovane vita sconfitta dal coronavirus. Un’altra operatrice sanitaria che era sempre stata in prima linea durante l’emergenza in Emilia Romagna. Anna Caracciolo è la vittima più giovane del coronavirus a Modena. Lavorava alla residenza anziani di Villa Margherita, dove ad oggi si contano 35 anziani contagiati e 10 operatori. Una tragedia che scuote l’intera provincia di Modena e in particolare la Cgil di Modena della quale la Caracciolo era rappresentante sindacale aziendale nella casa di riposo. In prima linea nei mesi scorsi nella battaglia sindacale a Villa Margherita.
“Anna è stata una delle principali protagoniste della vertenza sindacale per l’applicazione di un contratto collettivo nazionale che garantisse i diritti per i lavoratori e, principalmente, il trattamento pieno per la malattia. Vertenza che abbiamo sviluppato tra dicembre 2019 e febbraio 2020. Un periodo che oggi ci sembra lontanissimo – si legge in una nota del sindacato che esprime condoglianze alla famiglia -. Ma una circostanza in cui abbiamo imparato a conoscere meglio una giovane donna piena di passione e abnegazione per il proprio lavoro”.
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