Coronavirus, Cina: avviato il protocollo sperimentale per i pazienti guariti

La Cina si sta avviando alla sua fase di recupero post pandemia da coronavirus, e il governo ha già pubblicato e avviato quello che è un protocollo sperimentale per tutti i pazienti guariti dal Covid-19.

foto via China Daily

Secondo quanto confermato dalle fonti locali, la Cina ha rilasciato un protocollo di prova per tutti i pazienti guariti dal Covid-19. Questo prevederebbe un ulteriore periodo di quarantena precauzionale (per 14 giorni presso la propria abitazione casa o in un centro di isolamento per l’osservazione medica), delle visite di controllo dai medici, dei test specifici e un regolare monitoraggio della salute.

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Quarantena e continui controlli medici

Nel mentre che non vengono più segnalati nuovi casi confermati di coronavirus nella provincia di Hubei, nella Cina centrale, il governo cinese ha diffuso un protocollo sperimentale per il trattamento dei pazienti Covid-19 positivi ma fortunatamente guariti dall’infezione.

Secondo quanto viene riportato dal documento ufficiale, che è  stato pubblicato dal meccanismo congiunto per la prevenzione e il contenimento dell’epidemia del Consiglio di Stato, per questi soggetti è altresì previsto un ulteriore periodo di quarantena, con periodiche visite di controllo, ripetizione e dei test per il Covid-19 e un generale monitoraggio delle loro condizioni di salute.

In buona sostanza, i pazienti – pur essendo guariti – dovranno rimanere in isolamento o presso la loro abitazione o presso un centro dedicato, per altri 14 giorni, durante i quali riceveranno visite regolari e verranno costantemente sottoposti a osservazione medica. Il tutto per tenere traccia di possibili sintomi rimasti, come stati febbrili o sintomi respiratori quali tosse e dispnea.

Gli ospedali designati alla messa in atto del protocollo dovranno organizzare dei piani per le visite di ritorno dei pazienti guariti, e ripetere i test per tutte le 2-4 settimane successive alla dimissione. Per quanto riguarda le modalità di accertamento del contagio, il documento suggerisce agli ospedali di affidarsi ai tamponi oro-faringei, considerati i più affidabili.

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Alla luce di ciò, e in seguito a questi accertamenti da protocollo, tutti coloro che sono stati dimessi dagli ospedali saranno classificati ancora come casi confermati di Covid-19 se risultano ancora positivi, mostrano sintomi tra cui febbre e tosse e i risultati della TAC mostrano che le loro condizioni polmonari sono peggiorate. In tali casi, i pazienti dovranno dunque essere ricoverati in ospedale per ulteriori trattamenti.

Valeria Girardi

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