L’ex premier Romano Prodi ha scritto in un editoriale su Il Messaggero che nella riunione dell’Ecofin si sono fatti passi in avanti ma la solidarietà europea rimarrà limitata dalla debolezza delle sue istituzioni.
L’ex premier Romano Prodi, nell’editoriale pubblicato su Il Messaggero, ha raccontato dell’Ecofin, il Consiglio di Economia e Finanza presieduto dai ministri delle finanze degli Stati membri, e delle misure economiche da adottare per far fronte alla crisi causata dal Coronavirus. Prodi ha sottolineato che sugli eurobond c’è stata “un’ennesima bocciatura da parte dei Paesi del Nord e la solidarietà europea rimarrà limitata dalla debolezza delle sue istituzioni“.
Durante la riunione dell’Ecofin di giovedì scorso, spiega Prodi, si sono di certo fatti dei passi in avanti ma “i problemi italiani rimangono di portata enorme“. Secondo l’ex premier “il processo di aggiustamento necessario sarà lungo e difficile“, ma il compromesso raggiunto tra Paesi del Nord e Paesi del Vecchio Continente non è scontato, visto che “si partiva da due posizioni ritenute inconciliabili in quanto fondate su vitali problemi di politica interna“. In questo passaggio, l’economista italiano fa riferimento ai governi di Germania e Olanda che alimentano una lotta contro la presunta irresponsabilità dei Paesi del sud dell’Europa, che sono minacciati internamente dai partiti di estrema destra, e afferma che con queste modalità di dialogo si mette in discussione il progetto europeo, nato per raggiungere scopi comuni. Proprio per tale ragione, Prodi dichiara che il compromesso altro non è se non “una tregua nella disputa che purtroppo durerà fino a che non si cambieranno i poteri e le regole delle istituzioni europee“.
Nell’intesa di giovedì, però, qualcosa è cambiato, si è avviato il processo che dovrebbe portare a un aumento della cooperazione europea nei settori più colpiti dalla crisi innescata dall’epidemia di Coronavirus. Parlando del Sure, il meccanismo contro la disoccupazione, Prodi ha sottolineato che “la cifra di 100 miliardi a livello continentale non è certo sufficiente per risolvere il problema, ma è un buon inizio della messa in atto di un progetto sempre prospettato, ma mai approvato“.
Per quanto riguarda l’apertura di una linea di credito della Banca Europea degli Investimenti di 200 miliardi di euro a favore delle piccole e medie imprese, Prodi ha dichiarato: “è una benemerita e gigantesca struttura finanziaria multilaterale che ha per decenni positivamente operato soprattutto nel campo delle infrastrutture, ma che non era mai stata fortemente impegnata a servizio delle attività produttive“. Inoltre Prodi ha parlato anche del Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes) e ha spiegato che sarà limitato alle spese sanitarie necessarie per contrastare la diffusione dell’epidemia; e sugli eurobond ha, invece, sottolineato che dopo l’ennesima bocciatura i Paesi del Nord continueranno a opporsi anche durante la prossima riunione del Consiglio di Economia e Finanza e questa riproposizione determinerà uno stallo. Quindi, secondo l’ex premier Prodi, l’Ecofin ha fatto passi avanti ma la solidarietà resterà limitata.
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