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Cronaca

“Cieco assoluto” per l’Inps ma idoneo alla visita per la patente: 2 indagati

Un uomo residente a Schio, “cieco assoluto” per l’Inps, è risultato idoneo alla visita per il rilascio della patente di guida: 2 indagati.

Cieco assoluto per l’Inps ma idoneo alla visita per la patente- 2 indagati (Getty) – meteoweek.com

Un uomo di 43 anni di origini del Sudan e residente a Schio, in provincia di Vicenza, e’ stato indagato insieme alla moglie, di origini del Ghana, per truffa aggravata ai danni dello Stato. Gli agenti della Guardia di Finanza del comando provinciale di Vicenza hanno, infatti, scoperto che l’uomo “cieco assoluto” per l’Inps era risultato idoneo alla visita medica per il rilascio della patente di guida. L’uomo beneficiava della pensione di invalidità e di un’indennità speciale per l’accompagnamento in qualità di non vedente dal 2013, ma svolgeva regolarmente diverse attività incompatibili con lo stato di salute dichiarato. Infatti l’uomo era solito fare jogging, faceva piccoli lavori di edilizia e guidava la propria auto. Nel 2014 e nel 2017 il 43enne aveva rinnovato la propria patente di guida, ma si faceva accompagnare dalla moglie, che fingeva di accompagnarlo a causa della disabilità dichiarata e per tale ragione è stata anche lei indagata, allo sportello bancario per le firme necessarie dei documenti del suo conto corrente.  I finanzieri hanno anche scoperto che l’uomo aveva finto durante le visite per il riconoscimento dell’invalidità, chiudendo ripetutamente gli occhi e ribaltando le pupille all’indietro, affermando che la luce gli provocava forti dolori. Con tale comportamento l’uomo aveva ostacolato la corretta quantificazione del problema visivo e gli era stata riconosciuta la cecità, attraverso la cosiddetta “sindrome da indennizzo”,  in quanto affetto da un glaucoma a un occhio.

Le indagini, grazie anche all’uso da parte della Guardia di Finanza di Schio di diverse videocamere di sorveglianza, hanno portato alla scoperta della truffa e il Tribunale di Vicenza ha emesso, su richiesta del pm titolare delle indagini e nella piena condivisione delle ipotesi avanzate dagli agenti delle Fiamme Gialle, un decreto di sequestro preventivo dei beni dell’uomo per un totale di 87.583,90 euro, pari alla somma delle indennità percepite sotto forma di pensioni di invalidità e delle somme percepite come indennità di accompagnamento dal 2013 a oggi. Diversi beni sono stati sottoposti a vincolo reale strumentale alla confisca: l’autovettura di proprietà dell’uomo, il suo conto corrente, due carte di credito prepagate e un libretto di deposito a risparmio.

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