Le autorità municipali di Belgrado hanno proclamato oggi la «situazione di emergenza» nella capitale serba, principale focolaio della nuova ondata di contagi da coronavirus.
Con lo scopo di poter contenere la diffusione del virus, l’orario di apertura di locali notturni è stato limitato. Bar, caffè e ristoranti, dovranno restare chiusi dalle 23 alle sei del mattino. Raduni e assembramenti saranno consentiti per un massimo di 100 persone al chiuso, con mascherina e distanza fisica di 1,5 metri, e 500 all’aperto. Sarà obbligatorio portare la mascherina sui mezzi pubblici e in tutti i luoghi al chiuso.
Il presidente Aleksandar Vucic, parlando ieri sera alla tv pubblica Rts, aveva anticipato le nuove misure restrittive a Belgrado, sottolineando che nella capitale si è registrato oltre l’82% dei contagi dell’intero Paese. Gli ultimi dati diffusi ieri parlavano di 359 contagi e sei decessi in Serbia nelle 24 ore. A seguito un periodo di calo dei contagi che aveva portato ad un allentamento, quasi completo, delle restrizioni, in Serbia è in atto da alcuni giorni una forte ripresa dei casi di coronavirus. Prima della capitale, la «situazione di emergenza» era stata imposta in altre città principali focolai quali Novi Pazar, Vranje, Kragujevac, Tutin.
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