San Valentino, per i ristoratori di Firenze un danno da 10 milioni di euro. Saltano le prenotazioni per l’ingresso in zona arancione della Toscana già a partire dal 14 febbraio
Un danno di circa 2mila euro a ristorante e di 10 milioni in mancate prenotazioni, tra Firenze e provincia. E’ la stima fatta da Tni – Tutela nazionale imprese – e Ristoratori Toscana sui mancati incassi del pranzo di San Valentino. Da domani la Toscana, infatti, a causa dell’aumento dei contagi Covid, entrerà in zona arancione come la Liguria, l’Abruzzo e la provincia autonoma di Trento. Quindi tutti i ristoranti non potranno accogliere i clienti a pranzo all’interno dei locali.
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Oltre alle mancate prenotazioni, i ristoratori devono fare i conti con gli ordini fatti in queste settimane. Un problema che non riguarda i vini ma ad esempio bevande come le birre artigianali, che hanno una scadenza. Stesse criticità per cibi pregiati come tartufo e pesce: in diversi locali gli alimenti avanzati per la chiusura già da domani è stato suddiviso tra i dipendenti. Ma alla fine, dicono i ristoratori, i conti non torneranno.
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