45mila operatori sanitari non vaccinati, partono sospensioni

Asl e ospedali hanno i nomi di coloro che non sono vaccinati e stanno procedendo

Vaccino-Meteoweek.com

Prime sospensioni per gli operatori sanitari che non si sono ancora vaccinati contro il Covid 19. Secondo i dati sono 45.753 mila «in attesa di prima dose o dose unica», quindi il 2,3% del totale su 1,9 milioni di operatori sanitari.

A due mesi dal decreto che ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari, la Asl fa scattare le prime sospensioni. Gli ordini professionali, gli ospedali e le Rsa hanno dato e stanno dando i nomi degli operatori delle varie struttura sanitarie.

In Emilia Romagna ci sono oltre 14mila gli operatori sanitari a non  vaccinati, in Sicilia 9.214 e poi in Puglia 9mila. A fine maggio a Brindisi 5 lavoratori dell’Azienda sanitaria hanno avuto una sospensione dal lavoro senza stipendio perché non hanno voluto ricevere il vaccino anti-Covid. Alcuni dei sanzionati hanno tentato di fare ricorso.

«Dobbiamo fare una riflessione, dai dati delle tabelle dell’ultimo report ci sono alcune Regioni che hanno zero nella tabella degli operatori sanitari non vaccinati, mi pare davvero strano», spiega all’Adnkronos Pietro Giurdanella, presidente Ordine infermieri di Bologna. «Voglio dire che è possibile che alcuni colleghi non possano fare il vaccino anti-Covid per motivi di salute, immunodepressi o pazienti ematologici. In questi mesi al nostro Ordine sono arrivate diverse segnalazioni di infermieri, liberi professionisti, che hanno avuto difficoltà a vaccinarsi, ad esempio chi lavora per l’Inps. Detto questo noi abbiamo sempre detto, senza se e senza ma, che il vaccino va fatto. Indipendentemente dalla legge sull’obbligo, c’è una deontologia che va rispettata. Al momento ancora non ci sono arrivate segnalazioni dalle Asl, ma credo che arriveranno a breve e siamo pronti ad intervenire».

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Intanto arriva il commenti del virologo Roberto Burioni su Twitter:«Incredibile, doloroso ma indispensabile per la sicurezza dei pazienti. Forse bisognerebbe guidare tutti questi sanitari verso un lavoro differente, più adatto a loro».

«Quando invoco misure severe contro i non vaccinati (per scelta) vengo attaccato violentemente da persone di estrema destra. Mi stupisco perché il primo vaccino ‘moderno’ fu reso obbligatorio in Italia nel 1939 (difterite)», chiosa con un altro tweet.

Anna Di Donato

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