Elezioni amministrative 2021, Milano. Ecco i candidati: Alessandro Pascale

Alessandro Pascale sarà il candidato del Partito Comunista alle amministrative del prossimo 3-4 ottobre con un programma incentrato sul lavoro e l’emergenza abitativa.

“La casa è un bene che è stato svenduto completamente – spiega Pascale – A Milano negli ultimi anni c’è stata una speculazione edilizia senza precedenti. Bisognerebbe terminare l’assegnazione delle case popolari ancora sfitte senza andare a cementificare ulteriore territorio, ma bisognerebbe anche fare un censimento immobiliare per capire chi è proprietario di cosa e quindi tassare adeguatamente i proprietari da un lato, e calmierare gli affitti dall’altro”.

LEGGI ANCHE: Elezioni Torino 2021, un vincitore c’è già: l’astensionismo

“A Milano serve una vera rivoluzione” sostiene Alessandro Pascale. Valdostano d’origine, ha 35 anni e un invidiabile curriculum non solo di militanza ma anche come scrittore. Vive a lavora a Milano come docente di filosofia nelle scuole superiori e ha alle spalle anni di militanza nei Giovani Comunisti della Val d’Aosta, organo giovanile di Rifondazione Comunista. Si definisce “un proletario orgoglioso di esserlo”.

“Mi candido perché a Milano serve una vera rivoluzione che ridia dignità al lavoro e affronti l’emergenza abitativa, una rivoluzione che solo i valori del socialismo possono avviare”.  Alla base  del suo programma soprattutto il lavoro e un diverso approccio alle aziende private, che secondo il candidato dovrebbero anteporre il benessere dei cittadini al profitto, ma anche lo spinoso tema del crescente tasso di povertà tra le fasce più deboli.

Pascale è molto cauto quando parla dell’emergenza sanitaria e di obbligo vaccinale: “Starei molto attento a somministrare il vaccino ai giovanissimi e alle fasce più fragili – dichiara il candidato – Sappiamo ormai bene che ci sono state dette tante menzogne sull’origine del Covid, che non è nato in Cina bensì in un laboratorio americano. Se ci hanno mentito su questo allora anche con i vaccini sarei cauto”.

LEGGI ANCHE: L’ombra della censura su Fanpage: disposto il sequestro dell’inchiesta sulla Lega

Infine questione identitaria è l’avversione completa all’Europa e alla NATO “Noi scriviamo sugli striscioni NO UE, NO EURO perché insieme alla NATO sono tre strumenti con cui le élite finanziarie hanno depredato i diritti del popolo che lavora. In Italia rispetto a 40 anni fa la condizione e i diritti dei lavoratori sono peggiorati, evidentemente queste strutture non fanno gli interessi del popolo, fanno gli interessi di una piccola cricca di miliardari che infatti hanno aumentato le proprie ricchezze”

 

 

Matias Gadaleta

Recent Posts

Corrente elettrica: come scegliere l’offerta più vantaggiosa

Cambiare fornitore di corrente elettrica è un’operazione piuttosto semplice e non prevede costi. Per questo…

2 mesi ago

Noleggio vs leasing se sei un privato: quale conviene?

Nel mondo dell’automobilismo durante il corso di questi anni sono state introdotte una serie di…

9 mesi ago

Investire nel mattone a Palermo: compravendita e locazione di immobili

Chi vuole effettuare compravendita e locazione di immobili nella città di Palermo deve, per prima…

9 mesi ago

Calciomercato: il Torino vuole alzare l’asticella a gennaio

Il Torino di mister Vanoli è partito molto bene in Serie A e, nonostante le…

11 mesi ago

La Serie A torna a far gola: due attaccanti vogliono tornare

Dai fasti degli anni '90 e dei primi 2000 sembra passata un'eternità. Ormai da più…

11 mesi ago

Luce e gas, la classifica di Altroconsumo: quali aziende garantiscono il miglior servizio

Quali sono le aziende che garantiscono il miglior servizio per la luce e il gas…

11 mesi ago