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Politica

Speranza parla di “eventuali chiusure” per Natale, è arrivato il momento di mettere agli arresti domiciliari No-Vax e No Green Pass?

Nonostante il 70 per cento della popolazione vaccinata, siamo ancora qui a parlare di possibili chiusure e nuove restrizioni per Natale. Forse è arrivato il momento di pensare a punizioni più esemplari per i disertori. 

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“Se continuiamo a insistere sui richiami per i vaccini e sulle prime dosi e comportamenti corretti, possiamo limitare il più possibile eventuali misure per Natale. Dipende dai nostri comportamenti e dalla campagna di vaccinazione”

Così il Ministro Speranza, ospite della trasmissione di Fabio Fazio Che Tempo Che Fa, si è espresso circa le ipotesi di possibili nuove restrizioni e chiusure per Natale. A quasi due anni da quando questa pandemia è iniziata, e per quanto negli ultimi mesi tutti noi abbiamo riassaporato un po di normalità e dunque di socialità, la situazione non sembra ancora gestibile. 

Eppure, come afferma lo stesso Speranza, una “cura” l’abbiamo: il vaccino. Per questo, dice Speranza, è fondamentale continuare con i richiami, con il rispetto delle norme anti-covid, per poter finalmente tornare alla normalità.

Ma quand’è che torneremo alla normalità? 

Se raggiungiamo ad esempio il 90 per cento dei vaccinati allontaneremo per sempre lo spettro di nuove chiusure? Perché, quello stesso governo che ci spiega quanto il vaccino sia efficace, non ci ha dato un obiettivo chiaro a riguardo? Se il vaccino funziona, quante persone dobbiamo vaccinare affinché possiamo allontanare lo spettro di nuove chiusure? 80 per cento? 90 per cento? 100 per cento? Perché tutti noi che ci informiamo con ansia per sapere, capire quando tutto questo finirà, non siamo in grado di rispondere?O meglio, non abbiamo ricevuto una vera risposta in merito?

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A me sembra palese che la realtà inizia a bussare alla nostra porta e che finalmente anche i più devoti a questo movimento teologico chiamato Pro-Vax, non possono non farsi qualche domanda. È possibile che con 7 persone su 10 che ormai hanno probabilità infime di finire in terapia intensiva, stiamo ancora qui a parlare di chiusure? Nessuno si accorge che c’è qualcosa che non va nella narrazione ufficiale? Che la certezza con cui ci dicono che abbiamo una soluzione, poi si dissolve quando si tratta di dirci e a quali condizioni, avendo una soluzione efficace in tasca, non parleremo più di chiusure. Perché molte persone, diciamo 7 persone su 10, hanno seguito tutto ciò che è stato detto, anzi ordinato, affinché quest’incubo finisse. Accettando non solo la compressione dei propri diritti, ma anche quelle molto più serie portate avanti verso coloro non si vogliono vaccinare, allineare, verso chi non vuole ancora  prendere parte attiva a questa campagna vaccinale che, come ci ricorda Speranza, è l’unica che ci può salvare dall’incubo.  

Abbiamo persino accettato una circolare del Ministero che vieta le manifestazioni a prescindere, perché ci siamo detti che manifestare è un diritto, ma è anche un diritto tornare alla normalità, e allora va bene annullare altri diritti, per quanto essenziali in una democrazia, se questo ci permette di uscire da quest’incubo. Abbiamo iniziato una caccia alle streghe nei confronti di No-Vax e No-Green Pass perché loro attentano alla nostra libertà, è colpa loro se quest’incubo non è finito. Ma è colpa loro nel senso che se vacciniamo 9 persone su 10 le chiusure di cui si parla per Natale diventeranno un vago ricordo? 

Forse è arrivato il momento di pensare seriamente di mettere No Vax e No Green Pass agli arresti domiciliari, o ragionare se trasferirli con la forza in strutture apposite affinché non attentino più alla nostra salute, affinché finalmente questo incubo possa finire. Gli abbiamo tolto la possibilità di lavorare, di manifestare, di esprimere opinioni critiche se ricoprono ruoli pubblici,  ma evidentemente questo non è bastato, se siamo ancora qui a temere nuove chiusure. 

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Facciamolo. Ma se poi questo non basterà a contenere il virus, se poi continueremo a parlare di chiusure, di un’emergenza da gestire con nuove restrizioni, anche con il 100 per cento di vaccinati, sarà anche arrivato il momento di mettere da parte l’esasperazione, l’odio, il senso di soffocamento che questa pandemia ci ha “conficcato” dentro mese dopo mese. 

E iniziare a farci qualche domanda sulla buonafede di chi, ai “piani alti”, si sta prendendo cura di noi, della nostra salute, e della tutela dei nostri diritti. E continua a dirci che se siamo ancora in questa situazione, è colpa di disertori che evidentemente non abbiamo punito abbastanza. 

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