I bambini sono intuitivi e arrivano subito al nocciolo della questione, hanno gli occhi limpidi per riconoscere la verità… Gli adulti invece sono coloro che filtrano tutto con la testa perché non sanno più vedere col cuore.
Io nella tua fedeltà ho confidato;
esulterà il mio cuore nella tua salvezza,
canterò al Signore, che mi ha beneficato. (Sal 12,6)
Molto potente è la preghiera fervorosa del giusto.
Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Gc 5,13-20
Fratelli miei, chi tra voi è nel dolore, preghi; chi è nella gioia, canti inni di lode. Chi è malato, chiami presso di sé i presbìteri della Chiesa ed essi preghino su di lui, ungendolo con olio nel nome del Signore. E la preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo solleverà e, se ha commesso peccati, gli saranno perdonati.
Confessate perciò i vostri peccati gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri per essere guariti. Molto potente è la preghiera fervorosa del giusto. Elìa era un uomo come noi: pregò intensamente che non piovesse, e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi. Poi pregò di nuovo e il cielo diede la pioggia e la terra produsse il suo frutto.
Fratelli miei, se uno di voi si allontana dalla verità e un altro ve lo riconduce, costui sappia che chi riconduce un peccatore dalla sua via di errore lo salverà dalla morte e coprirà una moltitudine di peccati.
Parola di Dio.
R. La mia preghiera stia davanti a te come incenso.
Signore, a te grido, accorri in mio aiuto;
porgi l’orecchio alla mia voce quando t’invoco.
La mia preghiera stia davanti a te come incenso,
le mie mani alzate come sacrificio della sera. R.
Poni, Signore, una guardia alla mia bocca,
sorveglia la porta delle mie labbra.
A te, Signore Dio, sono rivolti i miei occhi;
in te mi rifugio, non lasciarmi indifeso. R.
Chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso.
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 10,13-16
In quel tempo, presentavano a Gesù dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono.
Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso».
E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, ponendo le mani su di loro.
Parola del Signore.
Accogliere il regno di Dio come un bambino: cosa significa? Significa accogliere le verità di fede con semplicità, e significa accogliere Dio senza troppi filtri, nella nostra vita e nel nostro cuore. I bambini sono intuitivi e arrivano subito al nocciolo della questione, hanno gli occhi limpidi per riconoscere la verità… Gli adulti invece sono coloro che filtrano tutto con la testa perché non sanno più vedere col cuore, sono diventati ciechi a causa dei loro peccati e della loro durezza di cuore.
Il commento al Vangelo di ieri:
I bambini invece sono ancora incontaminati da molto di quel male che si assorbe, si commette e si riceve con la crescita. Per questo, Gesù chiede di non impedire alla purezza dell’anima che cerca Dio di conoscerlo e andare verso di lui: ci chiede di non impedire a chi ha il cuore puro di avvicinarsi a Dio, chiede a tutti di non chiudere le porte dell’evangelizzazione, anzi di aprirle, di spalancarle.
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