Un uomo di 53 anni di Torino spiava la figlia con una microcamera. A scoprire ogni cosa è stata la madre della ragazza
Riprendeva la figlia 16enne, totalmente all’oscuro di tutto, con una microcamera nascosta persino in bagno. È quanto accaduto a Torino, dove un 53enne, musicista di strada, è stato condannato a 8 anni e 10 mesi di prigione.
A decidere il Tribunale di Torino. L’uomo aveva inserito la microcamera in un’area del bagno dell’abitazione. Inoltre, usava un’applicazione, come testimoniata in udienza dalla compagna, che gli consentiva di registrare persino quando il suo cellulare era spento.
A rendersi conto di ciò che stava facendo l’imputato è stata la madre della sedicenne. Entrambe, dopo l’inizio dell’inchiesta, hanno vissuto come ospiti in una struttura.
Durante il processo diversi sono stati gli episodi sotto accusa, legati a detta della procura, a maltrattamenti nei confronti di altri membri della famiglia, formata dalla coppia e dai loro 4 figli.
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