Un uomo di 86 anni si è tuffato nelle acque gelide di un fiume per salvare la figlia disabile, ma purtroppo è morto affogato. La ragazza, una giovane costretta in carrozzina, però è salva.
Ha tentato di salvare la propria figlia da una caduta nel canale, ma è rimasto egli stesso vittima del gelo. Lawrence Casey, un uomo di 86 anni, si è tuffato nel fiume dopo che la figlia Jessica di 27 anni, costretta su una carrozzina, è caduta nel fiume per errore con la sua carrozzina elettrica.
L’acqua del Bude Canal, questo il nome del fiume, era estremamente fredda e l’uomo è affogato nell’eroico tentativo di salvare la ragazza disabile di fronte agli occhi dei passanti che hanno assistito alla scena e allertato i soccorsi. Jessica è affetta da una grave paralisi cerebrale che non le permette di camminare autonomamente e comunica solo attraverso un tablet mentre per muoversi usa appunto una carrozzina elettrica che in quel frangente si è guastata. Il fatto è avvenuto nel nord della Cornovaglia all’estremità sud-occidentale dell’Inghilterra. Anche alcune persone che facevano jogging nella zona si sono gettate nel fiume, ma il padre non ce l’ha fatta a resistere.
La portavoce della polizia del Devon e della Cornovaglia ha dichiarato: “I servizi di emergenza sono stati chiamati alle 17:20 a Bude Canal per segnalare due persone in acqua. Una donna sulla ventina è stata tirata fuori dall’acqua da alcuni passanti ed è stata portata in ospedale con un’ambulanza di terra. L’uomo è stato dichiarato morto sul posto”. La madre Ruth ha raccontato: “Jessica mi ha detto che in qualche modo è finita nel canale mentre era sul suo scooter per disabili. So che lei non sapeva nuotare, mentre Lawrence era un nuotatore molto forte“.
Jessica e il padre erano soliti fare lunghe passeggiate nella zona, come racconta la madre della ragazza. E’ stata la figlia a raccontare ciò che era successo, ovvero che aveva perso il controllo del suo mezzo ed era finita accidentalmente nel fiume e che suo padre aveva tentato di soccorrerla, rimanendone vittima. La famiglia ha poi dichiarato che Lawrence “era dedito alla cura della figlia disabile e il suo ultimo atto d’amore come padre è stato quello di sacrificare la vita per salvare la sua. Estendiamo la nostra sincera gratitudine alle persone che in ogni modo hanno provato a salvare la sua vita. Siamo profondamente scioccati, naturalmente, ma anche così incredibilmente rincuorati da coloro che lo hanno aiutato”.
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