Operaio sale su tetto di centro distribuzione Poste e precipita: muore a 55 anni

Un operaio è caduto nel vuoto dal tetto di un centro distribuzione delle Poste, dove stava eseguendo dei lavori di verifica, a Ponsacco, in provincia di Pisa. 

Ennesima morte sul lavoro. Un operaio di 55 anni, è precipitato dal tetto di un centro di distribuzione delle Poste, su cui era salito per eseguire alcune verifiche. È accaduto ieri, martedì 6 settembre, a Ponsacco (Pisa).

Infortunio lavoro-meteoweek.com

Lui si chiamava Valerio Beccaro ed era di Livorno. L’uomo, addetto alla manutenzione, stava svolgendo tutta una serie di controlli per comprendere l’origine di alcune infiltrazioni d’acqua. Non è stata resa nota la dinamica del dramma. Per ora, si ipotizza che si sia trattato di una caduta accidentale.

La Cgil Toscana ha commentato così la tragedia consumatasi:«Un’immensa tragedia che riteniamo inaccettabile, purtroppo l’ennesima, in un Paese che pare assuefarsi alle morti sul lavoro. Un problema che riguarda sempre di più anche la nostra provincia. Questo ci indica che è necessario intervenire sui modelli organizzativi e sulla formazione in ogni settore e luogo di lavoro». 

I sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno anche espresso cordoglio alla famiglia dell’operaio morto sul lavoro. Il presidente del Consiglio regionale Toscana, Eugenio Giani, ha espresso cordoglio anche per un’altra morte sul lavoro occorsa il giorno precedente, lunedì 5 settembre, a Santomato (Pistoia). «Il dolore per altre due vite perdute si accompagna alla voglia di far fronte al numero crescente di incidenti mortali sul lavoro», ha scritto in una nota.

Il 5 settembre, infatti, Gianpiero Agresti, 50 anni, ha perso la vita restando intrappolato sotto il trattore che stava utilizzando per tagliare l’erba di un prato, non lontano da casa. Il 2022 è stato un anno davvero tragico per le morti sul lavoro, tant’è che sono 534 le vittime rilevate al 6 settembre 2022.

Di questi decessi, 39 hanno avuto luogo proprio in Toscana. La regione che ha visto il numero più elevato di morti sul lavoro è la Lombardia, con 110 morti, mentre il Veneto 87. L’Unione Sindacale di Base, a tal proposito, ha chiesto con forza che vengano introdotti i reati di “omicidio sul lavoro” e “lesioni sul lavoro”.

A tal fine, l’USB ha inoltrato alla Camera dei Deputati una proposta di legge affinché vengano inseriti i suddetti nuovi generi di reati all’interno del codice penale. Attualmente, la pena per omicidio colposo si aggira tra i 2 e i 7 anni, mentre questa nuova proposta di legge alzerebbe la pena, che sarebbe tra i 10 e i 18 anni per quei titolari che non rispettano gli obblighi di legge provocando il decesso o l’infortunio in modo grave di un proprio lavoratore.

Anna Di Donato

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