Quanto durano gli smartphone? Li fanno apposta per non durare molto ed essere cambiati

Che cosa succederebbe se uno smartphone potesse avere una durata di 10 anni? Ecco come sono progettati in realtà e qual è la loro vera durata

Un’indagine stilata dal New York Times pone una domanda che forse sono in molto a farsi:«Come sarebbe uno smartphone se potesse durare 10 anni?». Ebbene, la risposta non c’è. La ragione sta nel fatto che diversi telefonini sono progettati per essere cambiati in un periodo di 2/3 anni. Il famoso quotidiano di New York scrive inoltre che se in effetti, un cellulare fosse progettato per durare in un arco temporale di circa dieci anni, lo costruirebbero in modo da poter effettuare solo determinate sostituzioni come una batteria che non va più o un display rotto.

smartphone-meteoweek.com

Si potrebbero creare aggiornamenti per sostituire una fotocamera “superata” con una più potente e così via. Ma nella realtà, le cose stanno in un altro mondo, secondo quanto riporta il New York Times:«Apple, Samsung e altri produttori di telefoni presentano ogni anno nuovi modelli, insieme a grandi campagne di marketing, sempre nuovi e più aggiornati incoraggiandoci ad acquistarli». 

L’esito di questa campagna di marketing e del fatto che ogni anno escano sempre nuovi smartphone dimostrerebbe che non sono stati progettati per durare anni, al punto che «la maggior parte dei gadget viene sigillata ermeticamente con la colla per tenerti fuori dalla loro portata» e pezzi importanti quali fotocamere e schermi, «sono impossibili da aggiornare à la carte», poiché «gli aggiornamenti software sono garantiti solo per un periodo di tempo limitato, in genere due anni per Android e circa cinque anni per iPhone».

Questo modo di progettare smartphone va a favore solo delle aziende, ma sicuramente meno per le nostre tasche, come spiega il New York Times. A rafforzare questa ipotesi c’è anche Don Norman, ex vicepresidente di tecnologia avanzata Apple, che ha confessato che coloro che producono smartphone sono responsabili di «di trattare la tecnologia come se fosse abbigliamento di moda», creando ogni anno prodotti «sempre più difficili da riparare». 

Dunque, per tutelarsi, sarebbe opportuno portare un cellulare rotto a riparare prima di sostituirlo o rifiutare di acquistarne uno nuovo attratti dalle nuove funzionalità proposte ogni anno.

Anna Di Donato

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