Non c’è pace per il centrocampista della Juventus Paul Pogba che sta affrontando un periodo difficile. Per l’ex Manchester United arriva un’altra bomba pesantissima.
In campo non c’è pace per i bianconeri come fuori dal campo non c’è pace per Pogba. Il francese è alle prese con la vicenda familiare nella quale è coinvolto il fratello Mathias.
Il calciatore della Nazionale francese da mesi sarebbe stato ripetutamente minacciato da una gang criminale di cui farebbe parte anche il fratello Mathias. La gang, dopo vari tentativi di estorsione, avrebbe chiesto 13 milioni di euro per la protezione data a Paul. Sui social il fratello Pogba aveva pubblicato un video nel quale raccontava nel in caso di mancato pagamento avrebbe diffuso notizie sconvolgenti riguardanti il giocatore della Juve. Tra le notizie che avrebbe voluto diffondere, alcune riguardavano un presunto tentativo di malocchio nei confronti di Kylian Mbappé.
A luglio il giocatore ex Manchester United ha deciso di sporgere denuncia dopo che Mathias avrebbe mandato degli audio intimidatori all’agente e avvocato di Paul, Rafaela Pimenta. Sono iniziate così le indagini preliminari che hanno portato alla luce un altro fatto: a marzo, mentre Pogba era in ritiro con la Nazionale, è stato sequestrato per qualche ora in un appartamento in periferia di Parigi da alcuni conoscenti che anche con l’uso di armi hanno preteso 13 milioni di euro, per compensare presunti servizi di protezione durante la sua carriera professionistica.
Dopo tre giorni di interrogatori in stato di fermo, Mathias Pogba è finito sotto inchiesta e in custodia cautelare. Su di lui ci sono abbastanza elementi per farne uno dei principali sospetti dell’estorsione ai danni del giocatore bianconero.
Mathias, giuridicamente, è considerato un testimone assistito in quanto non era presente a marzo quando avvenne il sequestro, ma certamente informato dei fatti, soprattutto dopo che gli interrogatori di altri quattro ragazzi sospetti, di età compresa fra i 25 e i 27 anni, che avrebbero fornito abbastanza indizi per reputare il fratello del calciatore un sospetto.
L’avvocato di Mathias, Yassine Bouzrou, prepara il ricorso: “La giustizia lo scagiona per l’imputazione più grave, contesteremo la decisione del giudice perché torni in libertà il più rapidamente possibile”.
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