Una donna di 30 anni con un leggero deficit cognitivo avrebbe subìto maltrattamenti dai suoi familiari. Ecco che cosa è successo
Una donna di 30 anni sarebbe stata maltrattata dai genitori e dalle due sorelle a San Ferdinando (Reggio Calabria). La donna, che è affetta da un leggero deficit cognitivo, per anni avrebbe subìto minacce, insulti, aggressioni senza motivo dal punto di vista fisico. Oltretutto, era costretta a vivere in una stanza in cui regnava il degrado tra umidità, nessun pavimento e una serranda rotta.
Dall’inchiesta portata avanti dai carabinieri da giugno 2022, sono venuti fuori parecchi episodi in cui la donna, 30 anni, primogenita, sarebbe stata maltrattata e reclusa in una stanza dell’abitazione in cui di solito veniva riposto materiale che di solito si mette in un magazzino, tipo bici, spazzatura, scale e strumenti da lavoro.
Fuori dalla porta, sarebbe stato messo un lucchetto, l’unico nelle porte che c’erano nella casa. Da quanto hanno comunicato i carabinieri, la ragazza spesso veniva disturbata di notte senza nessuna ragione, oppure obbligata ad alzarsi molto presto e a fare le pulizie di casa, ricevendo pure ripetute offese o minacciata di morte e rimproverata senza che vi fosse una buona ragione.
In altre situazioni, la donna chiedeva ai parenti il perché di tutta quella violenza, l’ avrebbero picchiata.
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