Prof. impallinata: la punizione esemplare per i responsabili

L’11 ottobre del 2022 un’insegnante di una scuola di Rovigo è stata colpita dai proiettili di gomma di una pistola a aria compressa. Ecco come saranno puniti i responsabili del gesto diffuso poi sui social.

Ci sono novità riguardanti la vicenda emersa alcuni mesi fa e riguardante l’insegnante di un istituto tecnico professionale, Maria Cristina Finatti, che era stata colpita con dei pallini sparati da una pistola ad aria compressa. I responsabili del gesto dovranno effettuare lavori socialmente utili presso un’associazione per disabili.

La prof. impallinata, l’esito dell’incontro

La docente dell’Istituto Viola Marchesini di Rovigo, aggredita con dei pallini di gomma dai suoi alunni era poi rimasta ferita a un occhio e alla testa. I ragazzi avevano postato il filmato sui social come: Facebook, Instagram, TikTok per guadagnare like. Gli studenti erano stati sospesi dalla scuola, ma in seguito l’insegnante ha deciso di presentare una querela per lesioni al Tribunale dei minori di Venezia. Mentre i genitori del quattordicenne che ha effettivamente sparato si sono subito scusati per l’accaduto, altri sono stati più freddi.

La dirigente dell’Istituto, Isabella Sgarbi aveva commentato che i ragazzi non avevano capito il disvalore del loro gesto e si erano comportati come se fosse un gioco, avevano irriso un pubblico ufficiale senza capire la scala dei valori.

“Bisogna coinvolgere di più i genitori”: parola di Ministro dell’Istruzione

Di recente c’è stato l’incontro tra il Ministro dell’Istruzione Valditara e la dirigente della scuola teatro dell’evento. Il Ministro ha sottolineato che ci sarebbe bisogno di più scuola e che bisogna premere sul coinvolgimento dei genitori per quanto riguarda il patto educativo. La professoressa è rimasta provata da questa terribile esperienza, dopo quanto avvenuto, aveva affermato di aver riportato delle conseguenze, di non essere più se stessa, che non riusciva a insegnare come prima.

Da parte sua il giovane che aveva sparato si era scusato con la docente, fatto sottolineato anche dal legale assunto dalla famiglia dell’alunno. Quest’ultimo aveva poi dovuto svolgere dei lavoretti di volontariato fuori dall’orario scolastico, cose come pulizie, fotocopie e simili. A seguito del clamore mediatico di questa vicenda gli studenti dell’Istituto avevano scritto una lettera a Rovigo News per spiegare che i fautori del gesto, cioè chi aveva sparato, chi aveva filmato, chi aveva fatto sparire la pistola adoperata, ecc… erano stati puniti con provvedimenti disciplinari.

 

Maria Sole Bosaia

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