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Politica

CasaPound sullo stop delle Sardine: “Noi andiamo dove ci pare”

Il gruppo Sardine Roma, corregge il tiro rispetto alle parole precedentemente annunciate da Stephen Ogongo: “Invitato chi è antifascista”, e parte la polemica sui social di CasaPound.

Il movimento di estrema destra aveva già apertamente dichiarato la propria adesione alla manifestazione di Roma, che si terrà il 14 dicembre a piazza San Giovanni. Una presenza, questa, dapprima poco considerata dal movimento, soprattutto in considerazione delle parole di Ogongo, leader della divisione romana. Tuttavia, dopo una lunga polemica sui social, i fondatori delle Sardine hanno deciso di chiudere la porta alla destra con una nota ufficiale.

Leggi anche –> Sardine, parla Stephen Ogongo: “Scenderanno in piazza a Roma un milione di persone”

Guarda qui –> “Sono di destra ma vado in piazza con le sardine”: l’outing di Filippo Rossi

Lo stop è arrivato dai fondatori del movimento

Il movimento delle Sardine chiude tutte le porte a CasaPound e all’estrema destra, comunicando la decisione attraverso una nota ufficiale pubblicata sulla pagina Facebook del movimento. Tale presa di posizione si è pressoché resa necessaria dopo che i gruppi di CasaPound avevano dichiarato di voler partecipare alla manifestazione di piazza San Giovanni a Roma – adesione che ha colto di sorpresa e mal volentieri le sardine di tutta Italia.

Per ribadire quanto il movimento sia distante da tutta quella politica di destra, oltre che all’operato leghista di Salvini, i quattro fondatori del movimento hanno quindi specificato che non sarà una manifestazione schierata, ma un flash mob pacifico e antifascista. “Le piazze delle Sardine si sono fin da subito dichiarate antifasciste e intendono rimanerlo. Nessuna apertura a CasaPound, né a Forza Nuova. Né ora né mai”, scrivono infatti da Bologna i leader del movimento.

 

Le dichiarazioni di CasaPound

Lo stop arrivato a CasaPoud da parte del gruppo 6000 Sardine ha incendiato gli animi di alcuni degli esponenti del partito. In particolare, Simone Di Stefano, uno dei leader di CasaPound, ha così commentato la vicenda con i giornalisti di Adnkronos: “Mi pare che nulla osti alla nostra partecipazione, saremo invisibili, senza bandiere. Tanti dei nostri saranno là, noi andiamo dove ci pare, come abbiamo sempre fatto, per portare le nostre idee”.

E prosegue ancora: “L’apertura del leader delle Sardine di Roma stupisce, ma va nella direzione del dialogo e noi da sempre ci confrontiamo con tutti. Al momento le Sardine sinceramente mi sembrano un contenitore vuoto e manovrato dalla sinistra, ma noi siamo pronti ad andare in piazza, senza bandiere, come abbiamo fatto per la manifestazione con Salvini Berlusconi Meloni, e porteremo le nostre idee. Ma sia chiaro ‘Bella Ciao’ non la cantiamo”.

 

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