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Venezia, allarme acqua alta. Previsti 150 centimetri

Peggiora la situazione a Venezia. Il Centro Maree del Comune lancia l’allarme: questa mattina si potrebbe arrivare a quota 150 centimentri.

Emergenza acqua alta a Venezia. Questa mattina il nuovo allarme, da parte del Centro Maree del Comune. Alle 9,40 il livello potrebbe toccare quota 150 centimetri. Un record, in un inverno che risulta particolarmente duro per la città lagunare:  Sempre secondo il Centro Maree, dal 12 novembre ad oggi sono state ben oltre quaranta le inondazioni superiori agli 80 centimetri. In questi giorni si sta toccando una fase di picco stagionale, che sembra tendere sempre al rialzo. Due giorni fa 130 centimetri, ieri 140, oggi – forse – 150.

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Un bollettino di guerra le cui conseguenze non sono solo ambientali e non ricadono esclusivamente sulla sicurezza di residenti e turisti. Sono proprio i visitatori il problema: dall’inizio di questa straordinaria emergenza infatti gli alberghi di Venezia stanno registrando un calo di prenotazioni “senza precedenti, con una flessione che non si è avuta nemmeno in seguito all’attentato alle torri gemelle, che si aggiunge alle cancellazioni che si stanno rivelando inarrestabili anche per i primi mesi del 2020″. A comunicarlo è il presidente dell’Associazione Veneziana Albergatori, Vittorio Bonacini. Nel corso di una conferenza stampa dedicata all’emergenza ha diffuso una serie di dati inquietanti, raccontando di “un picco del 45% di disdette, mentre si continuano a cancellare eventi, convegni e altri importanti appuntamenti programmati in città fino alla prossima primavera. Se il Natale non è mai stato un periodo da tutto esaurito, un dato eclatante è quello del Capodannose l’anno scorso l’occupazione era al 100% quest’anno è sotto il 50%“.

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Anche Federalberghi si è espressa, attraverso le parole del presidente federale Bernabò Bocca, che ha lanciato un appello al governo: “Se non si pensa a Venezia, è come non pensare al proprio Paese. Questa città è patrimonio universale e necessita di uno sforzo corale per riemergere metaforicamente dall’acqua alta”. Secondo il Centro Maree, il mese di Novembre 2019 è il peggiore di sempre. 

Alessio Ramaccioni

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