Aereo ucraino, dall’Iran: “Soldato lo ha abbattuto senza ricevere ordini”

L’aereo ucraino in Iran è stato “abbattuto da un soldato senza ricevere ordini”. Lo ha spiegato il comandante delle Forze aerospaziali dei Guardiani della Rivoluzione dell’Iran, il generale Amir Ali Hajizadeh

“Aereo abbattuto in Iran? Un operatore della difesa aerea ha inviato un messaggio ai suoi superiori. Non ha ricevuto nessuna risposta per 10 secondi e ha deciso di abbatterlo”. Il comandante delle Forze aerospaziali dei Guardiani della Rivoluzione dell’Iran, generale Amir Ali Hajizadeh, ha ricostruito l’iter che ha portato all’abbattimento del Boeing 737 ucraino.

Un errore, dunque. Una leggerezza confermata dallo stesso presidente iraniano. L’obiettivo era monitorare con particolare attenzione lo spazio aereo sopra le proprie basi militari. “Quando l’aereo ucraino stava sorvolando vicino a una base nei pressi di Teheran, un ufficiale ha provato a contattare i suoi superiori per avvisarli, ma non è riuscito nel suo intento. A quel punto – prosegue il comandante Hajizadeh – l’ufficiale aveva solo una manciata di secondi per decidere se l’aereo che stava passando rappresentasse una minaccia oppure no”.

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“Errore di comunicazione, ci prendiamo tutte le responsabilità”

I Pasdaran hanno ammesso la ”piena responsabilità” dell’abbattimento del Boeing. Una tragedia che ha causato la morte di 176 persone. Nel corso di una conferenza stampa a Teheran, il comandante ha ribadito la posizione iraniana. “Dopo aver saputo” dell’esito dell’indagine sullo schianto dell’aereo ucraino, volevo morire. L’incidente è avvenuto in un momento in cui la possibilità di un conflitto” tra Stati Uniti e Iran era a un livello senza precedenti dalla Rivoluzione islamica del 1979″.

“Il disastro – conclude – è avvenuto dopo un problema di comunicazione. Questa non è una giustificazione e il fatto è imperdonabile. Prenderemo atto di tutte le decisioni che verranno prese in merito dall’autorità”.