Facebook si impegnerà per rieleggere Donald Trump alla Casa Bianca. Lo ha detto il miliardario e filantropo George Soros, grande donatore dei democratici. E In Italia le Sardine spazzeranno il ‘dittatore’ Salvini.
Finanziere, filosofo, filantropo, magnate ‘amico’ dei democratici Usa, uomo dell’anno 2018 eletto dal Financial Times per meriti politici, George Soros parla a margine del Forum economico mondiale di Davos. E ne ha per tutti, a partire dal nemico di sempre, Donald Trump. “Facebook si impegnerà per rieleggere Donald Trump alla Casa Bianca – ha dichiarato durante una cena organizzata dalla sua Open Society Foundation – Facebook lavorera’ per far rieleggere Trump e Trump lavorera’ per proteggere Facebook in modo tale che la situazione non cambi. Questo mi rende molto preoccupato – ha confessato il finanziere 89enne – sull’esito del 2020″.
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Soros poi rincara la dose e allarga le sue accuse: Il presidente Trump un imbroglione e l’ultimo dei narcisisti che vuole che il mondo ruoti intorno a lui”. Xi Jinping invece “un dittatore”, che “ha vissuto un’esperienza traumatica nella sua prima giovinezza”. A Soros non piacciono per nulla i dittatori. “I poteri piu’ forti di Usa, Cina e Russia restano nelle mani di veri o aspiranti dittatori” – ha detto il filosofo. Quando la fantasia di Trump di diventare presidente divenne realta’, il suo narcisismo sviluppo’ una dimensione patologica. Anzi, ha trasgredito i limiti imposti dalla presidenza e dalla Costituzione. Allo stesso tempo, e’ riuscito a raccogliere un gran numero di follower che hanno acquistato la sua realta’ alternativa”. Il nemico cinese di Trump, Xi Jinping, invece “ha vissuto un’esperienza traumatica nella sua prima giovinezza. Suo padre era stato uno dei fondatori del Partito comunista cinese. Fu espulso e suo figlio, crebbe in esilio rurale. Da quel momento, l’obiettivo della leadership di Xi e’ diventato quello di riaffermare il dominio del Partito Comunista sulla vita cinese”.
“In Italia le sardine sono piu’ degli squali e sono destinate a vincere”. Il finanziere lo dice a Davos e mette anche Italia tra gli esempi di ‘nazionalismo’ “grande nemico delle societa’ aperte. Sono giunto a questa conclusione – ha precisato – quando ho saputo di questo movimento spontaneo di giovani che si sono rivoltati contro Matteo Salvini, potenziale dittatore italiano. Questo mi porta a concludere che oggi i giovani possono aver trovato un modo di confrontarsi con la dittatura nazionalista”.
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