La vicenda del cantante e di sua figlia Cristiana, riconosciuta dopo molti anni di dispute legali, ha appassionato a lungo il nostro paese.
Per anni è stata semplicemente Cristiana, la figlia di un grande amore giovane e clandestino. Massimo Ranieri, all’epoca in cui non ci si poteva ancora appellare alla prova del DNA, non l’aveva mai voluta riconoscere e anche quando la ragazza era cresciuta, tradendo nelle fotografie una somiglianza evidente con il cantante, la questione veniva esclusa.
La madre di Cristiana era Franca Sebastiani, anche lei cantante di un certo successo a Napoli. Aveva solo diciott’anni quando rimase incinta e la cosa non era ovviamente in programmi. Il rapporto tra lei e Ranieri finì male e poi proseguì in tribunale. “Avrei dovuto odiarlo perché per molti anni si rifiutò di riconoscermi e mi escluse completamente da quella che era la sua vita, ma non si può odiare un genitore e io non sono mai riuscita a portargli rancore. Nemmeno mamma ha mai parlato male di lui anche quando il rapporto era difficilisimo….” Dice oggi Cristiana che finalmente ha ottenuto il diritto di chiamarsi Calone e di portare quello che è il vero cognome di Massimo Ranieri (che all’anagrafe è Giovanni Calone). Un percorso durato oltre trent’anni.
Era il 2007, Cristiana aveva ormai compiuto 37 anni, quando riceve una telefonata dal cantante che lei ha sempre considerato suo padre: “Ho risposto io al telefono, l’ho riconosciuto e ho detto… ‘ciao papà’. Lui mi disse che era strano sentirsi chiamare così. Mi invitò alla sua trasmissione televisiva: io andai in jeans perché pensavo di essere tra il pubblico e invece mi portò in onda e mi presentò ufficialmente come sua figlia. Solo dopo io e mamma siamo andati a trovarlo a casa. È stato un gran bel ricordo per mamma”.
Franca Sebastiani non si era mai rifatta una vita sentimentale: rimase da sola per la figlia Cristiana e morì dopo una lunga malattia cinque anni fa… “Mia madre ha sempre avuto un atteggiamento molto comprensivo e tollerante nei confronti nonostante le lunghe discussioni. Mi ha sempre detto che nonostante tutto mio padre mi amava perché io e lui eravamo uguali e aveva ragione. Mio padre e io abbiamo recuperato uno splendido rapporto: c’è, mi aiuta ed è presente. A volte sembra che tutti quegli anni di assenza non ci siano mai stati”.
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