L’emergenza coronavirus continua a macinare numeri nel nord del Paese: in Lombardia, in particolar modo, sale ancora il numero dei contagiati, e per far fronte alla situazione è stato aperto il centro ospedaliero militare di Baggio a Milano.
Sale il bilancio dei contagiati da Covid-19 in Lombardia; così come sale, però, anche il numero dei guariti e dei dimessi. Secondo quanto fa sapere l’assessore regionale Giulio Gallera, nella consueta conferenza stampa che si tiene a Palazzo Lombardia, “il numero dei contagiati continua a crescere, sono 2251 di cui 1169 ricoverati, di cui 244 in terapia intensiva, 364 in isolamento domiciliare, e si riducono rispetto ad ieri”.
Crescono, però, anche i dimessi, che sono “376 in un solo giorno,126 in più di ieri. I morti sono 98. I posti di terapia intensiva dedicati al coronavirus sono diventati 321”. Questo, allora il quadro ufficiale aggiornato dell’emergenza coronavirus nella regione lombarda.
Inoltre, sempre secondo quanto spiegato da Galleria durante la conferenza stampa, sarebbe “possibile crescere di 200 posti” per quanto riguarda il ricovero in terapia intensiva. Anche se, però, ci sarebbe “bisogno del personale che poi li gestisca”. Per tale ragione, è anche emergenza di nuove assunzioni di ulteriore personale medico e di infermieri nella Regione.
Dato il continuo ed elevato numero di contagi che viene rilevato ogni giorno in Lombardia, la Regione sta organizzando nuove strutture adatte per il ricovero ospedaliero dei pazienti affetti da Covid-19. In particolare, già a partire dalla giornata di domani, saranno ricoverati presso il centro ospedaliero militare di Baggio, in quel di Milano, i primi malati affetti dal nuovo virus cinese.
A comunicarlo è stato l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, sempre durante la sua solita conferenza stampa. Come fatto sapere da Gallera, dunque, l’ospedale sarebbe già pronto. “Abbiamo fatto il punto per individuare le priorità, per i protocolli di invio e accettazione. I primi casi saranno uno di Brescia e uno di Bergamo“, ha specificato l’assessore.
Il centro militare di Baggio diventa così uno dei centri messi a disposizione dalla Difesa italiana per tutti coloro che dovranno sottoporsi al periodo di sorveglianza sanitaria per il nuovo Covid-19, e che dovranno dunque essere strettamente e regolarmente monitorati da personale specializzato.
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