Il governatore della Regione Puglia analizza la situazione della sua Regione che ormai esaurito i posti letto e quelli in terapia intensiva.
Il quadro della situazione in Puglia è davvero molto preoccupante. Intervenendo al programma “L’aria che tira” di La7, il governatore pugliese Michele Emiliano traccia un bilancio drammatico: “Il tempo è scaduto e non abbiamo spazio per altre improvvisazioni – dice il governatore – in questo momento la Puglia conta 906 contagiati, 330 dei quali sono ricoverati e almeno il 7% di questi sono purtroppo in gravi condizioni nei reparti di rianimazione”.
“Ci stiamo avvicinando alla saturazione del sistema sanitario regionale – prosegue Emiliano – e a questo punto dobbiamo dire in modo veramente molto chiaro che la situazione è grave. La Protezione Civile qui non ho mandato nulla: in questo momento abbiamo quattro forse cinque ventilatori per la respirazione assistita e non abbiamo alcuna protezione individuale”.
Abbiamo fatto quello che potevamo – continua Emiliano – tutti gli ospedali che abbiamo cercato di riconvertire a tempi di record hanno risposto nel modo migliore. Abbiamo raddoppiando i posti di rianimazione aggiungendo milleduecento posti letto in più rispetto agli undicimila che già avevamo. Abbiamo rafforzato il servizio del 118, abbiamo fatto tutto quello che potevamo. Ma non è arrivato nulla a livello di protezione individuale. Sono stato costretto a giocare a fare il contrabbandiere puntando sulle buone relazioni che la Puglia ha con alcuni paesi stranieri e su qualche gemellaggio con altre città cinesi per far arrivare quanti più guanti e mascherine potessi.
“Quello che è arrivato è arrivato grazie ai gemellaggi è stato distribuito e non abbiamo altro. Noi non possiamo permetterci più di 8-900 tamponi semplicemente perché non ne abbiamo altri. Ci manca tutto: tamponi, reagenti, mascherine, ventilatori per la respirazione assistita, tutto viene fatto convergere in Lombardia e da lì viene redistribuito. Qui non abbiamo assolutamente niente”.
Emiliano conclude con un’immagine molto drammatica: “Se l’obiettivo è quello di salvaguardare il mezzogiorno dall’ecatombe che si sta verificando anche al Nord sono qui semplicemente per dire che non ce la faremo, che non siamo nelle condizioni di reggere, perché il contagio aumenta e noi abbiamo già saturato la nostra disponibilità nonostante il numero molto limitato di contagi. A questo punto chi deve decidere deve scegliere se anticipare i tempi di una crisi garantendo al sud le risorse che fino a oggi non sono arrivate e che se non arriveranno ci faranno semplicemente fare la fine del nord”.
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