Nella biografia di Mario Balotelli, non sono le gesta di un calciatore dal grande talento, ma anche i dettagli della storia con Raffaella Fico.
Se pur datata 2013 torna di discussione la chiacchierata autobiografia scritta da Mario Balotelli. Un campione dal talento sopraffino ma dal potenziale mai del tutto pienamente espresso. Sembra trascorsa un’eternità ma Mario Balotelli è ancora oggi un protagonista del nostro campionato. Fermo ai box, causa pandemia coronavirus, il campione del Brescia e nel giro della nazionale, sta trascorrendo la sua quarantena nella sua casa in totale tranquillità. Social, tanta palestra, cibo salutare e moltissima PlayStation. Di Balotelli, calciatore, si è detto molto. Dagli esordi con la maglia della Primavera dell’Inter ai burrascosi rapporti con Mourinho (che lo lanciò titolare) ad un triplete, nella stagione 2009/2010 conseguito da appena maggiorenne. Una carriera costernata da molti alti (ottime stagioni al Manchester sponda City) e diversi bassi. Ma Mario Balotelli ha dimostrato sempre di sapersi rialzare. Una love story consumata troppo in fretta quella con Raffaella Fico ma un successo: la nascita di Pia, figlia dei due. Oggi Mario è ritornato, dopo molte polemiche, al fianco della bimba, ma non con Raffaella Fico. Abbiamo ricostruito la loro storia e il perchè di un amore eclissato troppo in fretta.
Scorrendo la sua biografia si legge un passaggio chiave, che potrebbe suggerire l’inizio di una rottura. Mario Balotelli all’epoca dei fatti giocava al Manchester City allenato dall’attuale allenatore della nazionale, Roberto Mancini. A Manchester le cose non vanno bene, ma Raffaella è sempre al suo fianco. Balotelli all’epoca dei fatti è uno dei calciatori più discussi della Premier. La situazione degenera, litiga spesso con i suoi compagni di squadra e arriva a discutere andando alle mani anche con Roberto Mancini. Raffaella Fico e Mario Balotelli decidono di stringere ancora di più il legame. Decidono di sposarsi e di mettere su una famiglia ma Mario, inizia una vita di eccessi fuori dal campo. La sua dolce metà rientra in Italia e la coppia, dopo anni di lotte, decide di terminare il rapporto. L’ultimo goal però Mario lo segna in piena zona Cesarini: riconosce totalmente la paternità della piccola Pia. Un gesto d’amore di un campione solo troppo umano e terribilmente vero.
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