Recovery Fund, Sassoli: “Nessun Paese può emergere da solo dalla crisi”

Sassoli definisce “irresponsabile” il mancato accordo sul Recovery Fund. Inizierà venerdì il Consiglio che porterà ad una soluzione sul fondo di recupero.

European Parliament President David Sassoli

Il Recovery Fund è, come si deduce dal nome, un fondo di recupero messo a disposizione dall’Unione Europea per i paesi più colpiti dal Coronavirus. Il sussidio si basa sull’utilizzo dei cosiddetti Recovery Bond, ossia dei titoli di debito con garanzia nel bilancio UE. Il rischio legato all’emissione di questi titoli è condiviso tra i vari paesi e non prevede mutualizzazione del debito pregresso. Ciò significa che, a differenza degli Eurobond, i Recovery Bond non comporteranno interessi sul debito passato dei singoli Stati.

L’intervento del Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli

Nelle scorse settimane si è verificato un ampio dibattuto su Mes e Eurobond, le altre due proposte messe in campo dall’UE per sollevare la situazione economica degli stati membri dopo il Covid-19. La stessa discussione è nata anche sul Recovery Fund, rispetto al quale i Paesi europei non riescono a trovare una linea condivisa. Ad intervenire sulla questione è il Presidente del Parlamento dell’Unione Europea David Sassoli, il quale insiste sulla necessità di trovare al più preso un accordo tra gli stati membri.

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Il Presidente Sassoli spera che durante il Consiglio Europeo che si svolgerà tra venerdì e sabato si raggiunga finalmente un agreement che sia “all’altezza dell’emergenza”. Per Sassoli, che attualmente si trova a Madrid, è inaccettabile che i vari Stati non siano ancora riusciti ad trovare una risposta unica e condivisa rispetto al fondo di recupero. Il presidente del Parlamento Europeo ha definito “irresponsabile” l’indecisione dei membri dell’Unione e ha insistito sul bisogno di evitare derive nazionalistiche. “Nessun paese può emergere da solo”: questo l’ammonimento che Sassoli invia a tutti gli Stati europei.

Ciò che ha spinto Sassoli ha richiedere delle posizioni più nette e condivise è un generale disaccordo che dilaga tra gli Stati dell’Unione e che non permette un’azione decisiva contro la crisi. Il Covid-19 ha portato a tragici risvolti nell’economia mondiale: l’Unione Europea non può permettersi di impantanarsi in un litigioso stato di stallo.

Beatrice Balbinot

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