Lady Diana, la rivelazione choc del poliziotto: “Queste le sue ultime parole”

L’incidente che ha causato la morte di Lady nell’agosto del 1997 è da sempre avvolto nel mistero e ancora oggi continuano ad emergere dettagli su quella tragica notte.

La testimonianza di Régis Farcy

Sono trascorsi 23 anni dalla scomparsa di Lady Diana e il poliziotto Régis Farcy, uno dei primi a soccorrerla, ha ricordato le ultime parole della principessa del Popolo prima di morire. In un’intervista rilasciata al quotidiano francese Sud-Ouest in occasione del 23esimo anniversario dalla scomparsa della mamma di William e Harry, il poliziotto Régis Farcy ha raccontato: “La scena era apocalittica, le luci al neon della strada sotterranea davano un colore pallido. Ho visto un grosso motore fracassato sul davanti. Due corpi giacevano a terra senza vita quelli di Dodi Al-Fayed e Henri Paul, l’autista. Poi ho visto la testa di un passeggero anteriore destro privo di sensi, con un occhio che sporgeva dall’orbita era la guardia del corpo. Dietro una squadra che stava fornendo assistenza a una giovane donna sul sedile posteriore del veicolo danneggiato“.

La rivelazione del poliziotto

La giovane donna a cui si riferisce il poliziotto era proprio Lady Diana. Régis Farcy, ora in pensione, ha raccontato di non aver riconosciuto fin da subito la mamma di William e Harry. Si è avvicinato a lei mentre un pompiere le stava dando ossigeno per farle riprendere conoscenza. “Aveva gli occhi aperti ed era cosciente, questo pompiere le teneva la mano per confortarla poi lei disse: “Oh mio Dio, cosa è successo?” prima di essere colpita da un arresto cardiaco”. Poche ore dopo, alle 4 del mattino, Lady Diana si è spenta.

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A confermare che Lady Diana fosse ancora viva dopo l’incidente anche la sua guardia del corpo, Trevor Rees Jones, unico sopravvissuto. Nel 1998 al The Sun l’uomo ha raccontato di aver sentito una voce femminile chiedere aiuto e la principessa chiamare “Dodi”. “Mi è tornato un lampo di memoria di una voce femminile, che chiedeva aiuto dal sedile posteriore della vettura. Prima era un gemito, poi è stato chiamato il nome di Dodi“.