All’interno del bunker in cui venne ucciso il leader di Al Qaida sono stati recuperati diversi video di film a luci rosse, gli esperti hanno fatto delle ipotesi sull’utilizzo di quel materiale
Il materiale a luci rosse è stato recuperato all’interno del bunker di Abbottabad, in Pakistan, dove Osama Bin Laden venne ucciso il 2 maggio 2011. A rivelare ora la possibilità che il leader di Al Qaida utilizzasse questo materiale per comunicare con la sua rete di complici, tramite messaggi segreti codificati in video porno, è un documentario del National Geographic.
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Il titolo del documentario è: ‘Bin Laden’s Hard Drive’, ed analizza il materiale digitale recuperato. I membri del Team Six hanno infatti scoperto che nel bunker vi era una collezione “abbastanza ampia” di video a luci rosse. Non è ancora chiaro al momento se lui stesso guardasse questi filmini, considerato che aveva diversi televisori all’interno del bunker, ma nessun computer e nemmeno la connessione internet. Le forze speciali americane hanno trovato anche delle chiavette Usb, che potrebbero essere state usate dai corrieri per trasportare messaggi da e per Bin Laden. ‘Bin Laden’s Hard Drive’ sarà presentato in anteprima su National Geographic il 10 settembre, alla vigilia dell’anniversario delle stragi del 2001.
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