Enrico Letta e la profezia sul Coronavirus: “L’Occidente sa come uscire dalle grandi crisi”

L’ex Presidente del Consiglio Enrico Letta confida nell’unità dell’Occidente per sconfiggere il Coronavirus.

Giorgia Meloni richiama la storia, invoca l’unità della destra e propone di cambiare l’assetto dell’Europa, attraverso un modello confederale che sostituisca l’attuale federalismo. Quasi con tono profetico, l’attuale leader di Fratelli d’Italia, in una lettera al Corriere della Sera, invita i partiti di destra ad unirsi per sconfiggere il monopolio franco-tedesco che sarebbe causa, tra l’altro, dell’uscita della Gran Bretagna dall’Europa. Usa toni simili ed ugualmente profetici l’ex Presidente del Consiglio Enrico Letta che richiama, invece, la forza dell’Occidente.

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“Il vaccino sta dimostrando che l’Occidente, quando riesce a cooperare così intensamente, sa uscire dalle grandi crisi. Anche per questo, il prossimo G20 che inizia fra tre giorni sotto la presidenza italiana non sarà il solito G20. Ma l’occasione per costruire un nuovo ordine
mondiale, fondato su cooperazione e multilateralismo“, ha detto Letta a La Stampa. L’Italia potrebbe giocare un ruolo da protagonista sulla scena globale specie in autunno quando si ritroveranno Stati Uniti, Cina e Europa.  Grazie al nuovo presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, si aprirà al dialogo e al confronto multilaterale.

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L’ex Premier, poi, tesse le lodi dell’Italia: “Oltre alla capacità organizzativa, l’Italia avrà l’occasione per offrire l’immagine di un Paese che sarà uscito dalla pandemia, stando però attento a non mostrare i peggiori difetti: litigiosità permanente, instabilità, istituzioni risorse”. L’obiettivo, però, è saper dimostrare al resto del mondo che l’Italia è un Paese affidabile.

Proprio per questo, il G20 “dovrebbe lanciare l’idea di realizzare a livello mondiale un indice per misurare il costo del non coordinamento: nella pandemia si è scoperto che non coordinarsi ha un costo economico e in vite umane”. Infine, si chiede: “Quanti morti in meno ci sarebbero stati, se avessimo avuto da subito uno stretto coordinamento transatlantico ed europeo?“.

Chiara Feleppa

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