Pandemia e lockdown hanno portato un aumento del 60% di separazioni e divorzi: il presidente dell’Associazione Nazionale Avvocati Divorzisti ci ha spiegato perchè.
Convivenza forzata e prolungata, magari con l’aggiunta dei figli in didattica a distanza. In aggiunta allo stress indotto dalla paura della malattia, magari da problemi lavorativi ed economici. A volte anche in seguito al classico tradimento, che però – vista la situazione – è spesso “virtuale”. Possono essere diversi i motivi per far degenerare la situazione all’interno di una coppia, durante questo durissimo anno di pandemia. Cause che magari fanno riferimento a conflitti inespressi o nascosti, che la convivenza forzata a stretto contatto fanno deflagrare.
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La “mappatura” geografica di questo incremento di divorzi e separazioni racconta che la situazione non è omogenea in tutta Italia. Ci si lascia di più al nord, per maggiori disponibilità economiche e per una maggiore familiarità con l’istituto del divorzio. Ma l’incremento percentuale è significativo, e non può non essere tenuto in considerazione come conseguenza sociale ed economica della pandemia. Nel video, l’intervista completa che Valentino De Luca ha realizzato con l’Avvocato Matteo Santini, presidente dell’Associazione Nazionale dei Divorzisti, che ha spiegato nei particolari le modalità e l’entità del fenomeno.
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