Mafia e scommesse online, disarticolata una vasta rete di illeciti: blitz della Dda, indagate 65 persone e sequestrate 38 agenzie. Persone vicine ai clan mafiosi di Catania.
Si è articolata a Catania un’operazione, coordinata dalla locale Dda, contro la criminalità organizzata. A prenderne parte ono stati oltre 150 donne e uomini della Dia, della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Denominata “Apate”, l’operazione ha disarticolato una vasta rete illegale finalizzata alla raccolta del gioco d’azzardo e delle scommesse on line. Ancora in corso le numerose misure di custodia cautelare in tutta la Sicilia orientale, nei confronti di persone vicine ai clan mafiosi catanesi.
Sono in tutto 65 le persone indagate, e molte di queste risultano organiche o vicine ai predetti clan mafiosi. Le ipotesi di reato nei loro confronti vanno vanno dall’associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse, alla truffa aggravata ai danni dello Stato, all’intestazione fittizia di beni. Gli indagati sono stati raggiunti nelle prime ore di questa mattina dagli agenti della Dia, nell’ambito dell’operazione denominata “Apate”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania.
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Secondo quanto si apprende, il blitz ha disarticolato una vasta rete illegale finalizzata alla raccolta del gioco d’azzardo e delle scommesse on line, illeciti che si sono sviluppati soprattutto nel recente periodo di lockdown reso necessario dell’emergenza sanitaria. Numerose sono le misure di custodia cautelare dispsote in tutta la Sicilia orientale. Gli interessati sarebbero tutte persone vicine ai clan mafiosi Santapaola, Cappello e Bonaccorsi-Carateddi.
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Oltre alla disposizione delle misure cautelari, la Direzione Investigativa Antimafia ha anche operato, su disposizione della Procura di Catania, ben 38 sequestri. A finire sotto sequestro sono diverse agenzie di scommesse localizzate in quel di Catania, in provincia di Agrigento, Messina, Siracusa ed Enna. Oltrea alle agenzie, sequestrati anche i relativi patrimoni aziendali, beni mobili e immobili, conti correnti e rapporti finanziari degli indagati – il tutto per un valore di oltre 30 milioni di euro. In merito al successo dell’operazione, si è svolta una conferenza stampa nella Dia di Catania, nella quale sono intervenuti il vicedirettore della Direzione investigativa antimafia, generale Nicola Altiero, il capo del secondo Reparto, Loredana Di Galante, e il capo Centro di Catania, Carmine Mosca.
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