Gli atti del processo agli agli 007 egiziani accusati di avere sequestrato e ucciso Giulio Regeni devono tornare al Gup . Questo quanto deciso dalla III corte d’Assise di Roma. La decisione è legata all’assenza in aula degli imputati, nodo affrontato nella prima udienza.
I giudici, dopo una camera di consiglio durata oltre cinque ore, hanno annullato l’atto con cui il gup ha disposto il rinvio a giudizio degli imputati nel maggio scorso. Si riparte quindi dall’udienza preliminare. Il giudice dovrà utilizzare tutti gli strumenti, compresa una nuova rogatoria con l’Egitto, per rendere effettiva e non solo presunta la conoscenza agli imputati del procedimento a loro carico.
A parere della Corte d’assise di Roma “il decreto che disponeva il giudizio era stato notificato agli imputati comunque non presenti all’udienza preliminare mediante consegna di copia dell’atto ai difensori di ufficio nominati, sul presupposto che si fossero sottratti volontariamente alla conoscenza di atti del procedimento”.
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