Apriva il fuoco dal balcone di casa col fucile a pallini. I suoi bersagli erano immagini pornografiche posizionate sulle auto posteggiate.
Le indagini della polizia hanno fatto poi emergere uno scenario alla dottor Jekyll e Mister Hyde.
Di giorno vestiva gli abiti seri del professionista affermato: quelli di un avvocato giuslavorista con un lungo curriculum infittito da consulenze, corsi, pubblicazioni. Di sera indossava invece i panni del cecchino.
Era allora, appostato sul balcone di casa, che centrava oggetti con estrema precisione. Ad aggiungere un tocco bizzarro alla già insolita attività c’erano gli obiettivi che si dilettava a bersagliare: delle foto pornografiche. Le posizionava sui parabrezza delle automobili in sosta. Poi saliva sul balcone dell’appartamento e da lì sparava con fucili e pistole caricate a piombini.
È successo a Milano, dove per un mese è andato avanti questo allarmante tiro al bersaglio. L’uomo aveva improvvisato una specie di poligono di tiro al quinto piano del suo appartamento tra via Friuli e via Muratori, in zona Porta Romana.
Così è partita una indagine dopo numerose segnalazioni dei residenti. Molti di loro, tra vittime e testimoni, avevano detto agli agenti di polizia di aver visto una inquietante figura in abbigliamento militare aggirarsi tra i terrazzini di un edificio. Altri credevano che il misterioso “gunman” fosse una donna.
Allora gli investigatori hanno cominciato ad appostarsi per diverse sere. Finché l’avvocato-cecchino non si è nuovamente affacciato dal balcone per riprendere il suo cruento rituale. Lo hanno visto così sparare, con la consueta precisione, nel momento in cui la strada risultava sgombra da passanti.
Dopo aver rintracciato il balcone e l’appartamento del professionista e tiratore scelto, gli agenti hanno fatto irruzione al suo interno. Durante la perquisizione hanno trovato decine di di armi da fuoco, lunghe e corte, tute mimetiche e abiti femminili. C’erano poi le sagome di cartone per gli allenamenti di tiro. E naturalmente le foto a luci rosse usate per le esercitazioni o recuperate dalle auto crivellate di colpi.
Il professionista aveva poi allestito il balcone di casa come una postazione di tiro. Da qui bersagliava le immagini pornografiche. Ma nel mirino, letteralmente, erano finiti anche passanti, finestre e vetrine dei negozi vicini.
Per l’avvocato, un 51enne milanese incensurato, adesso è arrivata la denuncia a piede libero per danneggiamenti e tentate lesioni. D’accordo col pm, l”uomo è stato anche segnalato al Cps, in maniera da prestargli le cure adeguate.
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