Alberto Antonello, l’incidente che è costato la vita alla fidanzata Giulia è sotto indagine. Intanto migliorano le condizioni del ragazzo.
Stanno migliorando le condizioni di Alberto Antonello, il ragazzo coinvolto nella tragedia di Musile di Piave che si è consumata dopo la notte di Halloween. La sera del 31 ottobre il 19enne Alberto Antonello e la fidanzata, Giulia Zandarin, erano andata a ballare in una discoteca di Jesolo. Quella notte la polizia aveva fermato il diciannovenne per un controllo: in auto c’erano sei persone e anche una piccola dose di hashish. Ad Alberto Antonello avevano ritirato la patente e lui invece di tornare a casa ha usato il permesso provvisorio di guida per andare in discoteca. Al mattino l’incidente mortale, con Alberto e Giulia che si schiantano contro un albero. Lei muore, lui finisce in coma e lo trovano positivo all’alcol con 0,76 (il giovane è neopatentato, per lui il limite è zero).
A parlare della coppia è il papà di Alberto, Franco Antonello che a Repubblica ha confessato: “Ho visto Alberto giovedì sera. Ci siamo abbracciati e mi ha detto: tranquillo papà, vado piano. Lui e Giulia erano fidanzati, sono usciti come fanno tanti altri ragazzi della loro età ed è successa questa tragedia. Davvero vogliamo giudicare questo? Per mezzo grammo di erba si butta dal precipizio un ragazzo che ha commesso un errore. Fatale, certo, e il tempo non potrà mai cancellare questo dolore. Ma è pur sempre un errore.
Mi piacerebbe percepire uno spirito di sostegno, vorrei che le persone utilizzassero le energie per aiutare e non per demolire, vorrei che chi ci conosce si rendesse conto che siamo sempre noi, che non siamo cambiati. Fino a due giorni fa eravamo una famiglia piena di valori. Ora non possiamo essere diventati delinquenti“.
Franco Antonello è l’imprenditore che aveva lasciato il lavoro per seguire il primogenito Andrea affetto da autismo. La loro storia aveva ispirato prima il libro dello scrittore trevigiano Fulvio Ervas e poi un film diretto da Gabriele Salvatores (“Tutto il mio folle amore“, ndr), in questi giorni nelle sale. Il giovane è ricoverato in coma farmacologico nel reparto di rianimazione dell’ospedale Dell’Angelo di Mestre e i primi segnali sono rassicuranti. Presto i medici potrebbero decidere di provare a risvegliarlo. Sarà un processo lento e complesso, andranno valutati eventuali danni subiti.
“Come si può bollare come delinquente un ragazzo di 19 anni per una canna? – conclude il papà di Alberto – Come si può dimenticare tutto ciò che di buono ha fatto fino a questo momento per un errore, per un colpo di sonno?“. L’esito delle analisi tossicologiche arriverà tra mercoledì e giovedì. Mercoledì sono in programma alle 10.30 a Castelfranco i funerali della ragazza.
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