Autovelox anti-cellulare, sarà panico per gli automobilisti. I nuovi sensori scattano anche l’interno dell’abitacolo e controllano pure le cinture di sicurezza.
Sarà una vera e propria stangata per gli automobilisti indisciplinati. Sono infatti in arrivo le nuove generazioni di autovelox che non si limitano a intercettare soltanto chi ignora i limiti di velocità, ma possono anche immortalare gli automobilisti che usano il telefono alla guida o non indossano la cintura di sicurezza. Molti cittadini lo ignorano, ma in realtà è ormai da tempo che in Italia si usano i telelaser in questione, chiamati TruCam.
L’ultima città ad aver deciso di dotarsene è Limena, in provincia di Padova: lo ha raccontato il Gazzettino, secondo cui il comune ha approvato la spesa (di 19.837 euro) per sostituire il suo vecchio telelaser, acquistato nel 2005. Soddisfatto l’assessore Jody Barichello: “Dotare i nostri vigili di uno strumento innovativo significa garantire sicurezza non solo ai nostri cittadini ma anche a chi transita lungo le nostre strade“.
Ma TruCam è già in uso da tempo in altre città italiane, come Cuneo e Rimini e persino le piccole Legnago (Ve), Misterbianco (Ct) e Sestriere (To). Inoltre, è in dotazione degli agenti della Polizia Stradale dal 2017. Nel 2017 in Italia c’erano circa 500 TruCam, di cui una ventina usati dalla stradale: da allora lo strumento è diventato ancora più diffuso.
TruCam è in grado di verificare l’effettiva velocità in avvicinamento di un’auto. Inoltre – riporta il Corriere della Sera -, grazie alla capacità di realizzare video HD (e non solo semplici foto), può individuare gli automobilisti al telefono o senza cinture. TruCam funziona anche di notte o in condizioni di scarsa visibilità grazie a un flash a infrarossi e può essere usato in postazioni fisse o mobili.
Dal momento che il suo scopo è individuare le auto che vanno più veloce del dovuto, però, questo telelaser non intercetta chi viaggia senza cintura o è distratto dal cellulare se si mantiene entro i limiti di velocità, perché entra in azione solo se c’è una violazione di questi ultimi.
Troppe le distrazioni causate dai cellulari per chi è al volante. Secondo l’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade (Anas), il cellulare è oggi la causa principale degli incidenti stradali. Non esistono dati sul numero di sinistri in cui è implicato l’uso del telefonino, ma gli addetti ai lavori da anni additano questa abitudine come una delle più diffuse forme di distrazione alla guida.
Giordano Biserni, presidente dell’Associazione sostenitori e amici della Polizia Stradale (Asaps), addita quella del cellulare come “una piaga ancora più subdola dell’alcol“. Chi viene beccato al telefono mentre guida rischia 161 euro di multa e la decurtazione di 5 punti dalla patente. E, se si viene sorpresi una seconda volta entro due anni dalla prima infrazione, si incorre in multe più salate e sospensione della patente.
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