A Gioia Tauro una donna di 62 anni ha tentato il suicidio: mamma di un ragazzo, aveva mandato un SMS al giovane poco prima di uscire di casa per commettere il gesto. Salvata in tempo dai carabinieri, la donna è stata poi affidata al personale del 118.
Il fatto si è verificato martedì scorso, in Calabria. La donna di 62 anni, affetta da seri disturbi mentali, ha comunicato ai suoi familiari di stare andando a gettare la spazzatura, per poi però uscire di casa e darsi alla fuga. A chiarire le sue intenzioni è stato il messaggio che la donna ha poi inviato al figlio, nel quale scriveva: “Adesso mi ammazzo”.
Alla ricezione di quel messaggio, i famigliari hanno inevitabilmente temuto il peggio: in preda al panico hanno subito lanciato l’allarme e chiesto aiuto ai carabinieri della stazione di Gioia Tauro. I militari dell’Arma hanno allora iniziato le ricerche nel cuore della città e nell’area del lungomare: ed è proprio nei pressi delle acque tirreniche, sulla spiaggia, che i carabinieri sono riusciti dapprima a rintracciare la donna, e poi a salvarle la vita.
La signora, infatti, era in evidente stato confusionale e se ne stava con il capo coperto dal cappuccio del giubbotto ad osservare le onde, in mezzo alle quali voleva lanciarsi. Le forze dell’ordine, però, sono riusciti a bloccare la donna, afferrandola di schiena, poco prima che riuscisse a commettere il suicidio, e a portarla quindi al sicuro.
I militari hanno poi cercato di tranquillizzarla, in attesa che il personale sanitario giungesse sul luogo. Quando i medici del 118 sono finalmente intervenuti, sono quindi iniziate le manovre di pronto soccorso, che hanno implicato la somministrazione di alcuni sedativi per permettere alla signora di calmarsi.
Non è stato necessario fare visita all’ospedale: la donna, infatti, è stata accompagnata poco dopo presso la sua abitazione, dove l’attendevano con ansia i famigliari.
La 62enne è affetta da seri disturbi mentali, e ha alle spalle già diversi tentativi di autolesionismo. I famigliari erano quindi bene accorti a monitorare i comportamenti della donna, e a non dare mai nulla per scontato.
Quel messaggio sul telefonino è stato infatti fondamentale: se il suo tentativo di fuga avrebbe potuto passare per un falso allarme, l’SMS mandato al figlio ha invece fatto scattare immediatamente l’allarme e ha impedito che la signora, in preda della malattia, potesse commettere quel terribile gesto.
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