Virginia Raggi torna sui casi di razzismo: “Non c’entrano col Coronavirus”

Il sindaco di Roma si sofferma sulla necessità di vigilare su questi episodi. “Questi sono episodi di razzismo da condannare”, sostiene Virginia Raggi.

Uno dei temi principali della cronaca nel nostro Paese continua purtroppo ad andare a braccetto con l’ondata di psicosi da Coronavirus. Fino alla giornata di ieri, infatti, a Roma è avvenuto un altro caso di razzismo con i cittadini cinesi al centro degli attacchi. Attacchi che comunque restano, per fortuna, solo verbali. In ogni caso, fa male leggere di persone che se la prendono con soggetti originari della Cina ma residenti in Italia da anni, com’è accaduto ieri nella Capitale. E proprio il sindaco di Roma Virginia Raggi ha voluto prendere la parola in tal senso.

Il primo cittadino della Capitale, a margine della plenaria del Comitato europeo delle Regioni, ha risposto ad alcune domande dei giornalisti presenti. In particolare ha voluto soffermarsi proprio sul legame tra la recente ondata di odio e razzismo e la diffusione del Coronavirus. Diffusione che – va detto – al momento è visibile più come psicosi che come reale epidemia del 2019-nCoV, visto che non si sono ancora registrati casi nel nostro Paese. In ogni caso, Virginia Raggi ha voluto fare delle puntualizzazioni necessarie.

Non c’entra nulla il virus, questi sono episodi di razzismo da condannare – sostiene la Raggi – . Io continuo a ripetere: non dobbiamo seminare panico, non dobbiamo cedere ad allarmismi“. Il monito lanciato dal primo cittadino di Roma viene dunque rivolto non solo alla cittadinanza romana, ma a tutti gli italiani che temono per la propria salute. Anche perchè, con tutto l’allarmismo che si è creato, la gente che non è ben informata rischia di innescare casi di razzismo, come quelli avvenuti a Roma e a Torino.

E in tal senso, la Raggi non ha dubbi sul suo stato d’animo. “Più che allarmata direi disgustata, perché stanno strumentalizzando una vicenda sulla quale c’è la massima attenzione da parte di tutte le autorità“. Dunque il sindaco di Roma sostiene che razzismo e ignoranza siano le cause principali di questa nuova ondata di intolleranza, come se le notizie arrivate dalla Cina siano solo un pretesto per sfogare rabbia repressa. In ogni caso, se le parole di Virginia Raggi verranno confermate, ci sarà comunque maggiore rigidità da parte delle istituzioni su casi del genere.

Francesco Cammuca

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